Il progetto, presentato nel novembre del 2009 [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] è stato reso possibile grazie alla concessione da parte del Comune di Pordenone di un terreno in Via Roggiuzzole sul quale la struttura verrà costruita. Per portare a termine questa vera e propria impresa è stata avviata una campagna di raccolta fondi a cui molti enti e singoli cittadini hanno già aderito e a cui è possibile continuare a partecipare.
La posa della prima pietra segnerà dunque l’avvio dei lavori di costruzione, il cui stato di avanzamento potrà essere seguito da tutti i sostenitori, donatori e cittadini interessati.
«Questo evento – dichiara Davide Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo – rappresenta un punto d’arrivo e di partenza assieme. Un punto d’arrivo perché indica che tutte le procedure burocratiche relative al terreno destinato alla futura struttura si sono concluse positivamente, con la concessione alla nostra Fondazione del diritto di superficie da parte del Comune e il successivo permesso di costruire. Non di meno, indica che l’attività di raccolta fondi intrapresa nell’anno precedente ha dato frutti tali da permetterci oggi di iniziare i lavori. Ma è anche e soprattutto un nuovo punto di partenza perché dopo la cerimonia sarà allestito il cantiere e si inizierà la costruzione vera e propria della struttura. Credo che per i grandi e i piccoli donatori che ci hanno portato a questo punto del progetto – così come per le tante famiglie che vivono il problema dell’autismo – questa sia un’occasione da non perdere, per cominciare a vedere la concretizzazione di un sogno».
La cerimonia del 20 ottobre verrà aperta all’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo (ore 13.45) e vi parteciperanno anche, tra le altre autorità, il vescovo di Concordia Pordenone Ovidio Poletto e il presidente della Consulta Regionale per l’Handicap Mario Brancati. Si tratta di è una scelta che vuole sottolineare la continuità del progetto con la stessa Officina dell’Arte, dato che la futura foresteria permetterà di risiedere in città in particolare alle persone con autismo quotidianamente impegnate in tale struttura, che è il Centro Diurno Lavorativo della Fondazione per persone autistiche adulte.
«Il poter contare su una struttura residenziale del tipo “foresteria” – sottolinea ancora Del Duca -, dove fermarsi a dormire la notte per poi rientrare al lavoro al mattino, significa per altro offrire la possibilità a nuovi utenti di frequentare l’Officina la quale potrà così esprimere a pieno tutta la sua valenza regionale e extraregionale».
Il Progetto Vivi la città, del resto, non nasce isolato, ma fa parte di una rete di servizi ampia e globale. In particolare, la combinazione di Officina dell’Arte e Vivi la città – permettendo la messa in atto di progetti di vita integrati, basati sul lavoro e l’autonomia abitativa assieme, all’interno di ambienti protetti, ma inseriti nel cuore della vita cittadina e fondati sulla costruzione continua di autonomie e abilità – può fare molto per migliorare la qualità della vita delle persone autistiche.
«Per tutti questi motivi – conclude il direttore della Fondazione Bambini e Autismo – arriviamo all’appuntamento del 20 ottobre pieni di entusiasmo e di energia, pronti ad aprire un cantiere che porterà a una struttura destinata a introdurre grandi novità nel panorama dei servizi per l’autismo. Invitiamo pertanto tutta la comunità a non mancare a questo importante appuntamento». (O.C.)