Piani Educativi Individualizzati che ledono i diritti degli alunni con disabilità

«Abbiamo inviato una Diffida al Presidente della Regione Lazio e all’Assessore alla Salute della stessa, oltre ad informare il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, per far sì che cessi la condotta illegittima e discriminatoria perpetrata in danno degli alunni con disabilità e delle loro famiglie»: lo dichiarano dalla Federazione FIRST, denunciando il fatto che nel Lazio, in palese violazione delle norme, il Piano Educativo Individualizzato (PEI) degli alunni con disabilità viene redatto senza il contributo di specialisti e famiglie

Bimbo alla lavagna con aria corrucciata«Siamo venuti a conoscenza del fatto che nell’intera Regione Lazio, da diversi anni, alle riunioni dei GLHO (Gruppo Lavoro Handicap Operativo) finalizzate alla redazione e formalizzazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità, non si registra la presenza della componente sanitaria specialistica dei TSRMEE [Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva, N.d.R.], e in particolare dei Neuropsichiatri Infantili, Psicologi, Pedagogisti ecc. Di conseguenza tutti i PEI, di fatto, sono redatti solo dalla scuola».
Lo si legge in una nota diffusa da FIRST, la Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità, che ritiene tale fatto gravissimo, in quanto «lede irrimediabilmente i diritti fondamentali degli alunni con disabilità allo studio e all’istruzione e viola palesemente gli obblighi che inderogabilmente devono essere osservati nella redazione del PEI il quale va predisposto “congiuntamente” dalla componente dei docenti e dai sanitari con la partecipazione delle famiglie, così come previsto espressamente dall’articolo 12 della Legge 104/92 e dal Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) del 24 febbraio 1994».

Alla luce di quanto sottolineato, dunque, FIRST ha deciso di inviare una Diffida al Presidente della Regione Lazio e all’Assessore alla Salute della stessa, oltre ad informare il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, «affinché si convochi con urgenza un incontro istituzionale esteso a tutte le Consulte per la Disabilità della Regione Lazio, per apprestare immediate misure finalizzate a far cessare la condotta illegittima e discriminatoria perpetrata in danno degli alunni con disabilità e delle loro famiglie».
«Qualora non venissero presi immediati provvedimenti – conclude la nota della Federazione – siamo pronti a intentare azioni ancora più incisive, coinvolgendo i Ministri della Salute e dell’Istruzione, Università e Ricerca, nonché denunciare alla Magistratura competente, anche penale, detti comportamenti illegittimi, al fine di tutelare tutti gli alunni con disabilità e le famiglie della Regione Lazio». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: firstfederazione65@gmail.com (Claudia Cecchini).

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