È stato recentemente presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino I libri per tutti, progetto editoriale per l’inclusione che prevede la pubblicazione in versione digitale di libri con i simboli utilizzati nella CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), per favorire una lettura accessibile a tutti i bambini.
Si tratta di un’iniziativa decisamente unica nel panorama editoriale digitale a livello internazionale, e a promuoverla è stata la Fondazione Paideia di Torino – che da quasi venticinque anni opera nel capoluogo piemontese a sostegno dei bambini con disabilità e delle loro famiglie – insieme a DeA Planeta Libri, con il marchio De Agostini, GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol), con le case editrici Salani e La Coccinella e i marchi Ape Junior e Nord-Sud Edizioni, Giunti Editore e la Business Unit Ragazzi di Mondadori Libri, con le case editrici Mondadori, Piemme e Rizzoli.
«Questi quattro importanti gruppi editoriali – spiegano da Paideia – hanno collaborato per dare vita a un’iniziativa che assume importanti risvolti non soltanto dal punto di vista sociale e culturale, ma anche clinico, educativo e didattico. Per quanto riguarda la nostra Fondazione, essa sostiene I libri per tutti con l’obiettivo di valorizzare l’importanza dell’esperienza della lettura per bambini con disabilità, bisogni comunicativi complessi e disturbi del linguaggio».
«Secondo alcuni dati – proseguono dalla Fondazione torinese -, in Italia più del 2% della popolazione tra gli 0 e i 18 anni è composto da persone con disabilità e l’1% della popolazione infantile presenta disturbi della comunicazione (circa 83.000 bambini). La Comunicazione Aumentativa Alternativa è un sistema flessibile che utilizza tutte le competenze comunicative della persona (vocalizzazioni o linguaggio verbale, gesti, segni e comunicazione con ausili e tecnologia avanzata), per potenziarne le possibilità di accesso alla comunicazione. Non solo, per altro, bambini e ragazzi con disabilità e bisogni comunicativi complessi, ma anche persone straniere al primo approccio con la lingua locale e soggetti con fragilità di comunicazione di tutte le età». «In questi anni – concludono – è cresciuto l’uso di dispositivi mobili come smartphone e tablet anche tra i bambini: il libro in simboli in versione digitale rappresenta quindi uno strumento in grado di offrire strategie comunicative personalizzate e significative modalità interattive di fruizione della lettura».
«Con questo importante progetto a favore di una cultura dell’inclusione – sottolinea Fabrizio Serra, direttore di Paideia -vogliamo dare la possibilità a ogni bambino di poter accedere alla lettura e all’apprendimento. Siamo particolarmente orgogliosi che per la prima volta quattro dei principali gruppi editoriali in Italia abbiano scelto di lavorare insieme e speriamo che in futuro altre realtà del settore siano interessate a farne parte».
La progettazione editoriale e la trasposizione dei libri in simboli WLS (Widgit Literacy Symbols) è a cura della Bottega Editoriale di Fondazione Paideia, la prototipazione e la realizzazione tecnica a cura di PubCoder, mentre la distribuzione è affidata a Olivetti Scuola Digitale.
A partire dal mese di settembre prossimo, i libri in simboli in versione digitale di DeA Planeta Libri, GeMS, Giunti e Mondadori Libri saranno disponibili per l’acquisto su una piattaforma dedicata, ricordando infine che DeA Planeta Libri e GeMS pubblicheranno i testi in simboli anche in edizione cartacea. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marco Buccino (mbuccino@glebb-metzger.it).
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