Le nuove Linee Guida internazionali per l’accessibilità del web

di Stefania Leone*
Nei giorni scorsi il gruppo di lavoro internazionale che si occupa dell’accessibilità di internet ha pubblicato la nuova versione delle Linee Guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1), coincidente anche con le nuove Raccomandazioni espresse dal W3C, il Consorzio Internazionale per gli standard del web. Le varie organizzazioni nazionali, dunque, dovranno riportare nel proprio àmbito gli aggiornamenti prodotti, alcuni dei quali sono rivolti in particolare alla risoluzione delle molte difficoltà legate all’ipovisione, alle problematiche cognitive e all’accessibilità mobile
Realizzazione grafica dedicata alle nuove Linee Guida sull'accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1)
Una realizzazione grafica dedicata alle nuove Linee Guida sull’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1)

Come informa l’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità), nei giorni scorsi il WAI, ovvero il gruppo di lavoro del W3C* che si occupa dell’accessibilità di internet, ha pubblicato la nuova versione (2.1) delle Linee Guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG), che coincide con le nuove Raccomandazioni (Recommendations) dello stesso W3C.
Il documento elaborato, infatti, ha ricevuto un ampio supporto da parte del Comitato dei Revisori del W3C e ne è stato appunto approvato il passaggio a Raccomandazione. Ciò significa che ora è pronto uno standard stabile di implementazione generale e che pertanto le varie organizzazioni nazionali sono esortate a rivedere e ad aggiornare le proprie politiche, per riportare nel proprio àmbito nazionale gli aggiornamenti forniti dalle nuove WCAG 2.1, al fine di gestire al meglio le diverse esigenze degli utenti nei siti web.

Tutti i requisiti della precedente versione 2.0 sono stati inclusi nella versione 2.1, ma in quest’ultima ne esistono anche di nuovi, introdotti e spiegati in uno specifico testo (disponibile a questo link), alcuni dei quali sono rivolti in particolare alla risoluzione delle molte difficoltà legate all’ipovisione, alle problematiche cognitive e all’accessibilità mobile.

A proposito di “accessibilità mobile” (Mobile Accessibility), va precisato che con questi termini ci si riferisce alla possibilità di rendere i siti web e le applicazioni accessibili alle persone con disabilità quando utilizzano telefoni cellulari e altri dispositivi mobili.
Il lavoro del WAI in questo settore affronta dunque i problemi di accessibilità delle persone che utilizzano un’ampia gamma di strumenti per interagire con il web, tra cui: telefoni e tablet; la TV digitale; dispositivi indossabili quali gli “orologi intelligenti”; dispositivi nei cruscotti dell’auto e negli schienali degli aerei; dispositivi negli elettrodomestici e altri noti come “Internet delle cose” (Internet of Things).

Ulteriori informazioni sulle nuove Linee Guida e sui prossimi passaggi sono disponibili come post nel blog raggiungibile a questo link. Per saperne di più, invece, sul WAI, si faccia riferimento a quest’altro link. Vi è infine anche un utile testo in italiano di cui suggeriamo senz’altro la lettura.

*Il W3C è il Consorzio Internazionale per gli standard del web.

Membro del gruppo di esperti ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) dell’EDF (European Disability Forum).

Ricordiamo ancora il link al quale è possibile trovare il testo delle nuove Linee Guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1), coincidenti con le nuove Raccomandazioni del W3C.

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