Da molto tempo voce di uno dei quartieri più a rischio di Napoli, potrebbe ora chiudere definitivamente i battenti Radio Scampia, come ci segnala dal capoluogo partenopeo Maria Anna Filosa, che racconta: «Dopo numerosi “sabotaggi”, iniziati già da diverse settimane, regna ora il silenzio delle Istituzioni cittadine sulla chiusura della struttura ormai in corso da parte della Società Napoli Servizi. Particolarmente indignati sono i cittadini della zona e i rappresentanti di tutte quelle associazioni che da anni, senza nessun supporto né materiale, né tanto meno morale, operano faticosamente per fornire delle speranze soprattutto ai giovani e alle persone con disagio, tra cui numerosi disabili del territorio».
Proprio in questi giorni, dunque, si dovrebbe tenere un incontro tra il Comune di Napoli e il nuovo gestore, per affrontare l’eventuale trasferimento dell’emittente in una struttura destinata all’attività di artigianato pesante. «Tale decisione, però, non si presenta – secondo Filosa – come una delle migliori. Infatti, nel suddetto luogo mancano sia la luce, sia l’ADSL, elementi indispensabili alla Radio per poter continuare a trasmettere».
A proposito dei vari “sabotaggi”, volti a bloccare una voce definita “scomoda”, come quella di Radio Scampia, «il 29 ottobre – racconta Filosa – a causa dello stacco “improvviso” dell’energia elettrica, l’emittente radiofonica ha dovuto rinunciare all’intervista con il “sacerdote di periferia” per eccellenza don Aniello Manganiello. Il giorno successivo, poi, è stato chiamato addirittura il 113, con l’accusa di occupazione abusiva d’immobile. Per non parlare dello stacco di internet avvenuto il 31 ottobre e dei numerosi tentativi di impedire l’accesso ai locali, giustificati, secondo il personale di servizio, dai rigidi orari di apertura e chiusura della struttura di Piazza Telematica».
Don Manganiello, parroco della Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, nel Rione Don Guanella a Scampia, è figura di religioso assai nota per il suo impegno contro la criminalità organizzata, che recentemente – con decisione che ha suscitato varie polemiche – è stato trasferito a una parrocchia di Roma.
Per quanto poi riguarda la Piazza Telematica di Scampia, si tratta di un progetto pilota urbano, aperto al pubblico nel 2004, suscitando anche l’interesse delle Istituzioni europee, ma ritenuto da molti, anche recentemente, come una vera e propria “occasione perduta”. (S.B.)
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