Gli studenti con disabilità e con DSA nelle lauree e nei percorsi abilitanti

Il 6 luglio si terrà a Milano il convegno intitolato “Studenti con disabilità e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) nelle lauree e nei percorsi abilitanti: criticità e prospettive”, incontro organizzato dal CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità) e dal CALD (Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità), al quale parteciperà anche Vincenzo Falabella, presidente della FISH. L’obiettivo è quello di fare il bilancio della situazione su una questione realmente fondamentale per il percorso di vita delle persone con disabilità e con DSA

Studente laureato con disabilità fotografato di spalleVale certamente la pena di annotare la data del 6 luglio, che coinciderà a Milano (Auditorium Testori, Piazza Città di Lombardia, 1) con il convegno intitolato Studenti con disabilità e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) nelle lauree e nei percorsi abilitanti: criticità e prospettive.
L’incontro, organizzato dal CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità) e dal CALD (Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità), con il patrocinio di Polis Lombardia (Accademia di Formazione per il Servizio Sociosanitario Lombardo), allo scopo di fare appunto un bilancio della situazione su una questione fondamentale per il percorso di vita delle persone con disabilità e con DSA.

«Il diritto di accesso ai livelli superiori dell’istruzione per le persone con disabilità e DSA – sottolineano i promotori del convegno – è riconosciuto e garantito dalle Università italiane. Per le cosiddette lauree abilitanti, tale diritto deve essere perseguito nella prospettiva del necessario bilanciamento con altri interessi parimenti riconosciuti nella Carta Costituzionale italiana, ciò con la consapevolezza che alcune condizioni fisiche o psichiche possono interporre ostacoli allo svolgimento di determinate mansioni. A tal proposito, quindi, assume particolare rilievo il dovere degli Atenei di formare professionisti in grado di svolgere compiutamente il proprio ruolo professionale. In termini più generali, è in gioco la responsabilità che il mondo accademico si assume – abilitando i propri laureati allo svolgimento di una determinata professione – nei confronti dei soggetti terzi che di quei laureati saranno pazienti o discenti e, più in generale, nei confronti della società. Con il convegno del 6 luglio, dunque, promuoveremo un ampio confronto tra le diverse esperienze maturate nelle Università italiane e anche a livello internazionale, oltre a cercare di individuare le problematiche più significative e le possibili soluzioni».

Rimandando i Lettori al programma completo della giornata (disponibile a questo link), ricordiamo che essa sarà divisa in quattro sessioni successive (rispettivamente: Politiche per studenti con disabilità e DSA nelle lauree abilitanti: un confronto internazionaleDiritti degli studenti con disabilità e DSA e funzionalità nell’esercizio delle professioni: ruolo delle istituzioni e delle professioniDiritto all’istruzione universitaria di studenti con disabilità e DSA e responsabilità degli attori coinvoltiLa gestione delle diverse fasi del percorso universitario degli studenti con disabilità e DSA: orientamento all’entrata, ri-orientamento, progettazione di percorsi abilitanti personalizzati), la seconda delle quali avrà la forma di tavola rotonda e vi parteciperà anche Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Durante la quarta sessione, invece, è previsto l’intervento di Giovanni Merlo, direttore della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: convegno6luglio2018@gmail.com.

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