Come riferisce una nota dell’Agenzia ANSA, consta di dieci cartelle il documento sulla Strategia 2010-2020 a favore delle persone con disabilità, presentato dalla Commissione Europea, nel quale vengono indicati l’accessibilità, la partecipazione, l’uguaglianza, il lavoro, l’educazione e la formazione, la protezione sociale e la salute, tra i principali campi d’azione. «La Strategia – sottolinea la portavoce di Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Europea – delinea i modi con cui l’Unione e gli Stati Membri possono far sì che le persone con disabilità godano pienamente di tutti i loro diritti».
Riferendosi a 80 milioni di Cittadini con disabilità, un sesto dell’intera popolazione dell’Unione Europea – stima leggermente più alta di quanto comunemente riportato e destinata ad aumentare, guardando «al numero crescente di persone anziane» – il documento sottolinea con forza che le misure da prendere nei prossimi anni daranno «non solo un beneficio sostanziale agli interessati, ma produrranno anche un “effetto a catena” sulla stessa economia continentale», ricordando ad esempio che il mercato europeo dei dispositivi di assistenza «vale 30 miliardi di euro all’anno». Quasi conseguente, dunque, l’equazione: abbattimento delle barriere = 30 miliardi di euro all’anno in più.
Non solo enunciazioni di principio, contiene per altro il documento, ma anche alcune prime, misure pratiche, come l’impegno a favorire il mutuo riconoscimento della validità transnazionale dei permessi di parcheggio per i veicoli condotti da persone con disabilità, la promozione di nuovi standard europei contro le barriere architettoniche o una serie di regole sugli aiuti alle persone con disabilità.
La Commissione Europea, infine, sta studiando se proporre nel 2012 un Atto Europeo dell’Accessibilità, per sviluppare il mercato unico dei prodotti e dei servizi per le persone con disabilità. (S.B.)