Bastoni collegati a una guida vocale che accompagnano i non vedenti verso i più vicini negozi e uffici accessibili. Software che si adattano a qualsiasi movimento, permettendo di scrivere, comunicare e utilizzare i computer. Soluzioni per l’interazione tra voce e lavagne multimediali e “semplici” joystick da carrozzina che consentono di gestire tutte le funzioni di un moderno smartphone. E poi convegni e seminari sulla diffusione della scuola digitale, le potenzialità della tecnologia “mobile” o la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Questo e molto altro ancora sarà HANDImatica 2010, la mostra-convegno sulle tecnologie per la disabilità in programma a Bologna, dal 25 al 27 novembre.
La manifestazione, giunta all’ottava edizione e promossa dalla Fondazione ASPHI ONLUS (Avviamento e Sviluppo di Progetti per Ridurre l’Handicap mediante l’Informatica), con la supervisione scientifica della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, è dedicata quest’anno al tema Responsabilità e autonomia, intese come parole chiave per apportare un miglioramento reale alla qualità di vita delle persone con disabilità e anziane. Nuova la sede, scelta per coniugare l’attenzione alla formazione con la sensibilità per le tecnologie: dalla Fiera di Bologna, infatti, HANDImatica 2010 si sposterà alla Fondazione Aldini Valeriani (via Sario Bassanelli 9), centro di eccellenza bolognese per lo sviluppo e la promozione dell’innovazione.
«HANDImatica 2010 – dichiara Carlo Orlandini, presidente di ASPHI – ha fra gli obiettivi principali quello di comunicare ai giovani la voglia di appassionarsi al tema dell’integrazione, che non riguarda solo le persone che hanno un deficit, ma tutti i cittadini. La tecnologia può aiutare a raggiungere questo scopo, in particolare se usata con freschezza, creatività, disponibilità e voglia di cambiare in meglio la vita di tutti, caratteristiche, queste, che contraddistinguono le risorse giovanili di un Paese».
Attraverso un’ampia area espositiva, divisa in otto percorsi tematici, con le soluzioni proposte da aziende, associazioni, enti non profit e istituzioni, HANDImatica creerà un ponte tra la richiesta e l’offerta di servizi tecnologici per l’autonomia e l’integrazione. Spazio, quindi, agli strumenti per la comunicazione nell’ambito della disabilità sensoriale, alle tecnologie per la scuola, la didattica e la formazione, all’accessibilità di siti internet, testi scritti e della cultura in generale.
Né mancheranno le tecnologie per la mobilità e per la partecipazione, la domotica e le soluzioni più innovative per l’adattamento degli spazi necessario a creare un ambiente favorevole a scuola e sul lavoro, per lo sport e per il tempo libero.
Tra le tecnologie in esposizione, anche un tavolo touch per lavorare in gruppo in modo digitale e applicazioni di “realtà virtuale”.
Ma come sempre HANDImatica sarà anche il luogo giusto per apprendere e confrontare idee, proposte e soluzioni, attraverso convegni, seminari e laboratori.
La manifestazione si aprirà infatti giovedì 25 novembre (ore 10), con il convegno Responsabilità e autonomia: la passione di chi opera, da trent’anni, per cambiare il mondo, occasione – nel trentennale dell’ASPHI – per ripensare un percorso in cui la crescente affermazione dei diritti delle persone con disabilità si è intrecciata con la rivoluzione informatica.
La scuola italiana a confronto con l’introduzione delle tecnologie digitali e le potenzialità del web 2.0 sarà invece al centro del convegno su Innovazione nella didattica, LIM e integrazione scolastica verso l’aula digitale inclusiva, in programma sempre il 25 novembre (ore 15).
Nel pomeriggio di giovedì sono previsti inoltre il seminario Migranti e disabili: tecnologia delle mediazioni e dei mediatori, la presentazione del progetto Firb Reteaccessibile per l’e-learning accessibile [l’e-learning è “apprendimento a distanza”, N.d.R.], avviato da un anno da alcune università insieme alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, e un seminario sulla cittadinanza attiva e il superamento del cosiddetto “digital divide” [il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle nuove tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale, N.d.R.].
Due i convegni in programma poi venerdì 26 novembre. Si inizierà alle 10 con La tecnologia, oggi e domani, in tutti gli ambiti di vita, panoramica sugli strumenti ICT [Information and Communication Technology, N.d.R.] e sul loro potenziale per l’incremento dell’autonomia delle persone con disabilità.
Nel pomeriggio, invece (ore 15), si parlerà di International Classification of Functioning, Health and Disability, il nuovo sistema ICF di classificazione definito nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che associa lo stato di salute di una persona alla sua partecipazione alla vita sociale: il convegno si focalizzerà in particolare sull’utilizzo di questo sistema per il collocamento mirato delle persone con disabilità.
Nella stessa giornata vi sarà anche un seminario in cui il Ministero dell’Istruzione illustrerà – per la prima volta in assoluto – i progetti dell'”Azione 6″, overo i software gratuiti per il sostegno all’apprendimento degli alunni con disabilità.
Nell’appuntamento su Coop sociali: ICF e qualità dei servizi, verranno invece esposti i risultati di una ricerca coordinata dall’ASPHI nelle diverse Province emiliane, volta a definire un modello condiviso di qualità della presa in carico.
E ancora, nel seminario Ci vorrebbero i sottotitoli! saranno presentati i risultati del progetto europeo Net4Voice, una sperimentazione sulle tecnologie di riconoscimento vocale per la sottotitolazione in diretta del parlato in contesti formativi.
La giornata conclusiva di sabato 27 novembre partirà anch’essa alle 10, con un secondo seminario del Ministero dell’Istruzione sui Software inclusivi, mentre alle 15 è previsto il convegno su Politica, partecipazione e istituzioni: tutti parlano di innovazione e di tecnologia e sociale, ma quale priorità?, in cui si discuterà del ruolo della politica a fronte delle richieste di tecnologie accessibili espresse dalle persone con disabilità.
Infine il seminario Lost in translation, che esplorerà i sentieri della Comunicazione Aumentativa e Alternativa, basata su sistemi simbolici, icone, pittogrammi, illustrazioni e foto.
Denso di appuntamenti, in HANDImatica 2010, anche il programma dei laboratori per l’aggiornamento, l’approfondimento e la sperimentazione delle nuove tecnologie. In primo piano ci saranno, tra l’altro, la robotica e il digitale come chiave dell’insegnamento, l’accessibilità al sapere e i nuovi ausili per gli ipovedenti.
In un laboratorio teatrale, infine, andrà in scena la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, mentre in Mobi4 access gli studenti della Fondazione Aldini Valeriani saranno impegnati a costruire un “telefono cellulare del futuro” utilizzabile dai disabili.
HANDImatica 2010 è stata presentata ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Fondazione ASPHI, alla presenza di Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna, Giuseppe De Biasi, assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro della Provincia di Bologna, Andrea Magalotti e Gabriele Gamberi, rispettivamente segretario generale e capo-porogetto di HANDImatica 2010 della Fondazione ASPHI, Luigi Guerra, preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, Miriam Pompilia Pepe, presidente della Fondazione Aldini Valeriani, Salvatore Grillo, dirigente dell’Istituto Aldini Valeriani – Sirani di Bologna, Luca Gelli di Telecom Italia e Valerio Villani di IBM Italia. (Ufficio Stampa Agenda)