Nasce L’Arcobaleno, per mettere insieme le debolezze e costituire una forza

L’Arcobaleno, Associazione per una Vita Indipendente e Autonoma, nasce nella Provincia di Asti come aggregazione spontanea e intende collegarsi anche ad altre realtà regionali e nazionali, per migliorare le occasioni di inclusione sociale delle persone con disabilità motoria, raccogliendone esperienze, bisogni e segnalazioni. Lo farà soprattutto con l'informazione a tutti i livelli, promuovendo incontri ed eventi, cercando di collaborare con le Istituzioni e sostenendo anche i parenti e gli amici delle persone in difficoltà

Il logo della nuova associazione astigianaNata recentemente in Piemonte, L’Arcobaleno – Associazione per una Vita Indipendente e Autonoma si pone l’obiettivo di migliorare le occasioni di inclusione sociale delle persone con disabilità motoria (a qualunque causa essa sia dovuta), raccogliendone esperienze, bisogni e segnalazioni.
Frutto di un’aggregazione spontanea, che intende collegarsi ad altre realtà piemontesi e nazionali, l’Arcobaleno nasce esattamente nella Provincia di Asti (la sede legale è a Canelli), cui è specialmente dedicata.
«Infatti – spiegano i promotori dell’iniziativa – anche nel nostro territorio le condizioni di vita delle persone con disabilità motoria grave non sono facili. Spesso non abbiamo sufficienti informazioni sugli interventi previsti in tema di servizi sanitari e socio-assistenziali e spesso gli uffici e le strutture cui ci rivolgiamo sembrano complicarci la vita, più che risolvere i nostri bisogni. Inoltre, le personali condizioni sanitarie, assistenziali, lavorative e di relazione comportano sempre nuovi problemi e nuove difficoltà anche per le famiglie, cui è demandato nei fatti il maggior onere assistenziale. Riguardo infine alla nostra Provincia, da sempre essa presenta gravi problemi di mobilità, che penalizzano soprattutto chi vive nei centri più piccoli e più isolati».
«Per affrontare meglio queste situazioni – proseguono i rappresentanti dell’Arcobaleno – abbiamo quindi deciso di mettere insieme le nostre “singole debolezze” e costituire una forza capace di rappresentare e tutelare i singoli aderenti. Riteniamo infatti di fondamentale importanza che le persone disabili siano poste in grado di esercitare la loro libertà di scegliere modi, tempi e risorse necessari alla loro sopravvivenza fisica e alla loro capacità di partecipazione alla vita della comunità. Intendiamo insomma fornire il nostro contributo affinché vengano meglio applicate le norme e meglio utilizzate le risorse, in ossequio al motto Nulla su di Noi senza di Noi. A tal fine la nostra Associazione è aperta a chiunque ne condivida gli scopi e i metodi, indipendentemente dalle sue condizioni di “normalità” o “disabilità”».

Le attività della nuova organizzazione astigiana si svolgeranno per lo più su tre linee di intervento:
– Approntare iniziative di tutela, affiancamento, informazione e sensibilizzazione di cittadini, persone, uffici, enti e istituzioni, ad esempio attivando un tavolo di confronto con gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali, vale a dire l’ASL e l’UVH (Unità Valutativa Handicap); effettuando poi un’indagine sulla situazione in tema di mobilità, non solo per questioni sanitarie, e stimolando iniziative di collaborazione infraterritoriale tra i diversi interessati nelle singole zone; collegandosi, infine, e collaborando con altre realtà associative provinciali, regionali, nazionali, per facilitare lo scambio di esperienze e conoscenze e per individuare eventuali azioni comuni.
– Offrire la propria collaborazione per iniziative e progetti che mettano le persone con disabilità interessate in grado di effettuare una sorta di “restituzione” delle risorse impiegate per il loro benessere, grazie a una partecipazione attiva alla vita della comunità e all’autogestione delle problematiche che le riguardano. Ad esempio realizzando un corso di avviamento al volontariato, in rete con altre associazioni, e curandone la successiva formazione permanente; aiutando i nuovi lesionati/ammalati – in collaborazione con gli uffici interessati – ad affrontare al meglio le nuove condizioni di vita; costituendo gruppi di confronto, basati sulle tecniche dell’auto-mutuo-aiuto, dedicati anche a parenti e amici della persona in difficoltà.
– Organizzare occasioni di confronto, scambio di esperienze e iniziative che incentivino i disabili a riappropriarsi della propria città, uscendo da quella condizione di “invisibilità” cui spesso si abituano, loro malgrado. Questo tramite: incontri di informazione su leggi, procedure e ausili; incontri di approfondimento tematico (“Cos’è l’aiuto?”, “Come aiutare?”, “Relazione e comunicazione: opportunità e difficoltà”; “L’ascolto”; “I consigli”; “Le emozioni” ecc.); eventi utili a migliorare la vita associativa; impostazione e gestione di strumenti comunicativi telematici.

«E tu hai qualcosa da aggiungere, da segnalare, da dirci? Se ti interessa sapere di più di questa iniziativa, totalmente gratuita, contattaci subito. Le diverse iniziative verranno realizzate nelle località più vicine alla residenza dei partecipanti, indipendentemente dall’ubicazione della sede legale o di quella operativa dell’Associazione»: è questo l’appello conclusivo lanciato dall’Arcobaleno. (S.B.)

L’Arcobaleno, Associazione per una Vita Indipendente e Autonoma, sede legale: Via Alfieri, 3, 14053 Canelli (Asti), tel. 366 3045697, larcobaleno.asti@gmail.com.
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