Continuiamo a lottare con Paolo Osiride Ferrero

«Paolo Osiride Ferrero non è riuscito a portare a termine questa battaglia, ma noi, insieme ai suoi amici e compagni di viaggio, stiamo continuando a lottare con lui»: lo dicono dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), che non a caso, in occasione della commemorazione di oggi, 19 luglio, del proprio “storico” Presidente, scomparso nell’estate dello scorso anno, presenterà il plastico in 3D di un progetto di resa accessibile del Duomo di Torino, per consentire a tutti l’ingresso in autonomia dal sagrato
Paolo Osiride Ferrero
Paolo Osiride Ferrero, “storico” Presidente della CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà) è scomparso il 24 luglio dello scorso anno

«Che cosa mi dà più fastidio? Chi, potendo trovare soluzioni per migliorare la vita delle persone con disabilità, non lo fa per indifferenza e pigrizia»: sono parole di Paolo Osiride Ferrero, lo “storico” Presidente della CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), scomparso il 24 luglio dello scorso anno, per il quale verrà celebrata nel pomeriggio di oggi una Messa in memoria, presso il Duomo di Torino (ore 18).

L’iniziativa – oltre ad essere l’occasione per ricordare i traguardi raggiunti dalla CPD e le battaglie portate avanti a favore dei cittadini con disabilità, facendo di quel motto di Ferrero un impegno per tutti – offrirà anche l’opportunità per presentare un plastico in 3D del progetto di resa accessibile del Duomo di Torino, per consentire a tutti l’ingresso in autonomia dal sagrato. Un progetto che è stato elaborato in collaborazione tra la CPD, l’architetto Adriano Sozza dell’Ufficio per l’Amministrazione dei Beni Culturali-Edilizia di Culto della Diocesi di Torino, don Carlo Franco, parroco del Duomo e la professoressa Anna Osello del Politecnico di Torino, senza dimenticare i vari incontri e confronti con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.

«Paolo Osiride – sottolineano dalla CPD – non è riuscito a portare a termine questa battaglia, ma noi, insieme ai suoi amici e compagni di viaggio, stiamo continuando a lottare con lui. Questo intervento di superamento di barriere architettoniche si presenta come un fondante passo in avanti verso l’abbattimento delle barriere culturali, considerando tutti i campi del quotidiano quali ambiti di intervento fondanti per una vera vita in autonomia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uffstampa@cpdconsulta.it.

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