Un’iniziativa promossa qualche mese fa dalla FISM – la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla che opera a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – e dall’Università di Genova ha evidenziato come anche sport complessi e faticosi, quali la vela, l’arrampicata o il windsurf, possano avere un effetto positivo sulle persone con sclerosi multipla, stimolando chi li pratica, sia da un punto di vista fisico che emotivo.
Denominata MS and Sport Activity: Wind of Change (letteralmente “Sclerosi multipla e attività sportiva: vento di cambiamento”), l’iniziativa si è proposta esattamente di affiancare allo stimolo fisico degli sport acquatici anche quello emozionale e psicologico che proviene dal contatto col mare e dalle attività legate a questo contesto, e in particolare dalla navigazione a vela.
Come in altre patologie neurologiche, infatti, anche nella sclerosi multipla i sintomi di natura sensoriale e motoria, quali le alterazioni posturali, i disturbi della coordinazione e la fatica, sono spesso accompagnati da difficoltà di natura cognitiva e psicologica. Questi aspetti influiscono in misura considerevole sulla qualità della vita di ogni persona, tanto da ridurre l’effetto benefico di un trattamento riabilitativo.
Wind of Change si è svolto per cinque giorni all’Isola d’Elba, e ha previsto la pratica della vela su barche piccole, su catamarani, su un piccolo cabinato, ma anche il SUP (Stand Up Paddle Surf), variante del surf, e persino il windsurf, per persone con sclerosi multipla e una bassa disabilità.
Le varie attività hanno consentito quindi di mettere alla prova aspetti connessi all’attività fisica, come esercizi di forza e precisione con gli arti superiori e inferiori, la capacità di coordinazione motoria e il mantenimento della postura in condizioni dinamiche; tutto ciò in situazioni caratterizzate anche dalla necessità di un alto livello di attenzione.
Diciassette i partecipanti con sclerosi multipla, che sono stati sottoposti a valutazioni cliniche da parte di personale specializzato nella malattia, sia all’inizio che al termine della cinque giorni, raccogliendo dati concernenti le loro abilità sensorio-motorie e cognitive e l’effetto di questa esperienza sulla motivazione a svolgere attività fisica nella vita di tutti i giorni.
Ebbene, quei dati hanno dimostrato che i partecipanti sono migliorati dopo l’evento di circa il 10% sia nei test che hanno valutato la resistenza durante il cammino, sia in quelli relativi all’abilità nel compiere gesti di motilità fine delle mani, senza riscontrare un aumento della fatica.
Altro fatto che deve far riflettere: alcuni dei partecipanti all’evento hanno ripreso attività sportive abbandonate in passato, altri hanno iniziato a praticare gli sport nautici proposti durante le giornate all’Elba, e buona parte di loro hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze scegliendo mete dove fosse possibile praticare sport.
È per altro di fondamentale importanza ricordare che tutte queste attività vanno svolte a fianco di personale qualificato, che conosca i fondamenti degli sport proposti e quelli della malattia, in modo da proporle con le modalità adeguate ad ogni persona con sclerosi multipla.
Per questo, l’AISM e la FISM – in collaborazione con i Corsi di Studio in Scienze Motorie dell’Università di Genova – vorrebbero in futuro formare laureati in Scienze Motorie dotati di questo profilo, per poter offrire ad ogni persona con sclerosi multipla l’attività sportiva più adatta alle sue potenzialità. (B.E. e S.B.)
A questo link è disponibile una scheda di approfondimento sull’iniziativa MS and Sport Activity: Wind of Change. A quest’altro link vi sono invece una serie di foto e video riguardanti l’iniziativa, tra cui anche un filmato con la storia di Cinzia, ventisettenne di Genova con sclerosi multipla.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbara erba@gmail.com.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- L'ONU e le persone con disabilità Si avvicina la sesta sessione di lavoro del Comitato incaricato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite di elaborare una Convenzione sulla Promozione e la Tutela dei Diritti e della Dignità delle Persone…
- Un passo avanti, due passi indietro? Profonda delusione era stata espressa dal presidente dell'EDF (European Disability Forum), Yannis Vardakastanis, al momento dell'adozione da parte della Commissione Europea di una bozza di direttiva sulla non discriminazione per…