«Se le fermate fossero tutte accessibili, sarebbe possibile per le persone con disabilità muoversi senza l’utilizzo di mezzi speciali. È necessario quindi un intenso lavoro sulle infrastrutture urbane, sulla riorganizzazione degli spazi del nostro centro storico, sulla costruzione di piste ciclabili utili anche per la mobilità di chi è in carrozzina. Un impegno in questa direzione è un processo che favorisce l’inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità. Un mondo senza barriere e di libera circolazione è un mondo senza paura di chi è diverso».
Lo ha dichiarato Fabio Pirastu, presidente della UILDM di Pavia (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), dopo l’avvio, insieme alla Federazione LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di un monitoraggio dell’accessibilità dei mezzi pubblici e delle fermate della propria città. A tal proposito era stata la stessa Amministrazione Comunale di Pavia a chiedere la collaborazione di queste organizzazioni, che vivono e testano quotidianamente l’accessibilità in ogni loro singola attività o spostamento.
La prima linea monitorata è stata dunque la numero 3 del trasporto pubblico locale e a testare le fermate, insieme a Pirastu, sono stati Sylvie Aliman, Andrea Gatu e Lucrezia Bertolesi, una studentessa, quest’ultima, che ha svolto presso la UILDM pavese un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro.
Per quanto riguarda dunque i mezzi di trasporto, non sono state riscontrate problematiche evidenti. Alcune delle fermate, invece, sono risultate inaccessibili a causa del marciapiede troppo basso, del fondo disconnesso, o anche – com’era purtroppo prevedibile – per via delle auto in sosta in spazi non riservati al parcheggio.
Le varie criticità sono state prontamente segnalate al Comune di Pavia, che dal canto suo si è impegnato a continuare il monitoraggio anche sulle altre linee urbane con un test ogni due settimane circa. (S.B.)
Ringraziamo per la collaborazione Alessandra Piva dell’Ufficio Comunicazione della UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@uildmpavia.it.
Articoli Correlati
- Ma che casa, lassù in collina! Una struttura ricca di attività e servizi aperti a tutti, ben inserita nel suo territorio e all'insegna della totale integrazione. Si chiama "La Casa in Collina" ed è un interessante…
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…