Proprio mentre scriviamo, il MoSE (Movimento Sordi per l’Eguaglianza), Associazione Nazionale di persone sorde che persegue scopi di solidarietà e giustizia sociale, di promozione e valorizzazione dell’identità, dei diritti umani e sociali e dei principi di non discriminazione, in armonia con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persona con Disabilità – sta presentando a Roma, presso Palazzo Chigi, il progetto denominato #DirittiInMovimento, nel corso di una conferenza stampa cui partecipano tra gli altri Vincenzo Zoccano, sottosegretario al Ministero per la Famiglia e le Disabilità, Andrea Venuto, disability manager del Comune di Roma, Franco Paolo Zatini, studioso della comunità sorda, Ida Collu, studiosa e attivista dei diritti umani, Roberto Wirth, imprenditore, e Ivano Spano commissario dell’Istituto Statale per Sordi di Roma.
«Si tratta – spiega la presidente del MoSE Giulia Porcari Li Destri – di un progetto innovativo e ambizioso che mira a riavvicinare e responsabilizzare le persone sorde alla politica, intesa come valore etico e impegno sociale in contesti universali, aggreganti, solidali e consapevoli, ove affrontare temi e questioni riguardanti tutti i cittadini e le cittadine, e in particolare appunto le persone sorde, che vivono una condizione di “disabilità invisibile”. In tal senso ci si rifarà alla Costituzione Italiana, alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, alle Leggi italiane sulle pari opportunità e di contrasto alla discriminazione, alla riforma del Terzo Settore, ma anche al ruolo delle Associazioni, alla vita indipendente e ai servizi. Il tutto con l’obiettivo di sperimentare, implementare, rafforzare la conoscenza di buone prassi, rispetto al lavoro autonomo, all’autorappresentazione, all’accessibilità universale, ai valori identitari, alla cittadinanza attiva e all’autodeterminazione».
«Siamo convinti – prosegue Porcari Li Destri – che sperimentare la vita in tutti i suoi aspetti e contesti sia un valore aggiunto, e dunque una risorsa e un arricchimento per chiunque osi mettersi in gioco e affrontare le sfide che si presentano. La Politica, inoltre, dev’essere strumento e non fine, da intendere come l’arte di saper gestire e condividere con la i cittadini, ciascuno nelle specifiche diversità e abilità, risorse, idee, valori, crescita, benessere salute e felicità. Ecco l’obiettivo di questo ambizioso progetto». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: presidenzamose@gmail.com.
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