Dall’1 al 7 ottobre prossimi ci sarà la terza edizione della Settimana Nazionale della Dislessia, manifestazione promossa dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), per sensibilizzare e informare sui disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ovvero su dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia (se ne legga approfonditamente nel box in calce), problemi che in Italia si calcola coinvolgano circa 2 milioni di persone, tra i quali più di 250.000 alunni delle scuole.
Per l’occasione è previsto un fitto calendario di eventi su tutto il territorio nazionale – in concomitanza con la Settimana Europea della Dislessia (European Dyslexia Awareness Week) – con il coinvolgimento di oltre 1.000 volontari dell’AID e la collaborazione di 300 tra enti pubblici e istituzioni scolastiche.
Fin qui i dati e i numeri fondamentali. Per quanto riguarda poi il filo conduttore della Settimana esso sarà la sinergia tra il potenziale e la collaborazione, entrambi ritenuti elementi fondamentali nella visione dell’AID.
Importante novità di questa terza edizione, sarà inoltre l’allargamento della riflessione sui DSA anche al mondo degli adulti, con la trattazione rivolta a temi quali l’accesso al mondo universitario, l’inserimento lavorativo e, più in generale, ogni tematica riguardante il passaggio all’età adulta.
Da ultima, ma non ultima, va segnalata, tra le principali collaborazioni di quest’anno, quella con Erickson, che nell’àmbito della campagna denominata Lo sai che…?, prevede un calendario di iniziative online e una serie di incontri presso le proprie sedi di Trento e Roma, per consentire a genitori, insegnanti, bambini e ragazzi di entrare in contatto con autorevoli esperti e saperne di più sui DSA. (S.B.)
A questo link è disponibile il programma completo e la mappa navigabile con le specifiche di tutti gli eventi locali organizzati dalle Sezioni dell’AID. A quest’altro link, invece, vi è il calendario di tutte le iniziative promosse da Erickson per la Settimana Nazionale. Suggeriamo infine anche la lettura dell’approfondimento pubblicato recentemente dal nostro giornale, con il titolo Più di 250.000 alunni con DSA: un decalogo per i loro genitori e insegnanti (a questo link).
Per ulteriori informazioni: amorabito@lifecommunication.agency (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).
La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.
L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima colpisca circa 2 milioni di persone.
L’Associazione – che conta oggi su più di 18.000 Soci e su 98 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale – lavora in particolare per approfondire la conoscenza dei DSA e promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA. È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).
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