Chi è Blue Boy? Storie di autismo e di pensieri tradotti in immagini

Il fumetto “Blue Boy, guida all’Infinito chiuso in una stanza”, che verrà presentato domani, 6 ottobre, a Torino, dal suo autore Alessandro Caligaris, non è un prodotto per specialisti, ma intende anzi permettere a tutti di gettare uno sguardo nell’immaginario delle persone con disturbi dello spettro autistico e di aprire uno spazio di condivisione e riflessione sulle problematiche connesse all’autismo. In sede di presentazione, Caligaris - che è al tempo stesso disegnatore e operatore di arteterapia - coinvolgerà gli adulti in un workshop sull’importanza di tradurre il pensiero in immagini
Alessandro Caligaris, disegno per il fumetto su "Blue Boy"
Uno dei disegni realizzati da Alessandro Caligaris, per il fumetto “Blue Boy, guida all’Infinito chiuso in una stanza”

Blue Boy, guida all’Infinito chiuso in una stanza è un fumetto speciale realizzato nel 2017 dal torinese Alessandro Caligaris e pubblicato da Anonima Fumetti, una storia disegnata di blu – che notoriamente è il colore simbolo dell’autismo – dove si narra l’incontro, all’interno dei laboratori di arteterapia dell’Accademia Albertina di Torino, tra un operatore e tre ragazzi autistici, attraverso un viaggio tra le loro opere. Blue Boy, infatti, unisce le due attività dell’Autore il quale, oltre che nei fumetti, è impegnato da diversi anni nell’arteterapia con pazienti che soffrono di disturbi pervasivi dello sviluppo come l’autismo.
Il fumetto è tratto quindi dall’esperienza quotidiana del suo Autore, ma non è inteso come un prodotto per specialisti: l’obiettivo, anzi, è quello di permettere a tutti di gettare uno sguardo nell’immaginario delle persone con disturbi dello spettro autistico e di aprire uno spazio di condivisione e riflessione sulle problematiche connesse all’autismo.

Chi è Blue Boy? è il titolo dell’incontro in programma per domani, sabato 6 ottobre a Torino (Antico Teatro ex Poveri Vecchi, Corso Unione Sovietica, 220/d, ore 14.30-18.30), durante il quale Caligaris presenterà il suo fumetto, spiegandone l’origine e il significato. Per l’occasione ne verranno esposte anche le tavole originali.
Dal canto loro, gli adulti verranno coinvolti in un workshop sull’importanza di tradurre il pensiero in immagini: il “pensiero per immagini”, infatti, è per definizione il pensiero delle persone con disturbo dello spettro autistico, ma è una modalità propria a tutti, in particolare ai bambini. I bambini e le bambine dai 5 agli 11 anni saranno invece impegnati in una proposta didattica con specifici laboratori di disegno, gratuiti e gestiti da educatrici professionali; è prevista tra l’altro una merenda con pane e nutella. (Daniele Pallante)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: media@inspirecommunication.it (Daniele Pallante); segreteria@anffas.torino.it.

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