Crediamo nel Servizio Civile, nonostante tutto

Infatti, nonostante l'evidente disinteresse del Governo, che mentre finanzia la cosiddetta "mini-naja", si ostina di contro a ridurre i finanziamenti al Servizio Civile, la CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile), cui aderiscono le principali organizzazioni italiane che si avvalgono di questo istituto, intende anche quest'anno celebrare il 15 dicembre, giorno in cui venne approvata la prima Legge sull'Obiezione di Coscienza e il Servizio Civile. E in tal senso verranno anche consegnate al Presidente della Repubblica le migliaia di firme raccolte con le petizioni a difesa del Servizio Civile «e con esse - come dichiara Primo Di Blasio, presidente della CNESC - tutte le nostre preoccupazioni, il nostro disagio, ma, soprattutto il futuro dei nostri giovani»

Tantei volti di giovaniNonostante la grave crisi in cui versa il Servizio Civile e l’evidente disinteresse da parte del Governo che – incurante delle reiterate richieste degli Enti e dell’alto numero di domande da parte dei giovani – si ostina a diminuirne i finanziamenti, introducendo e finanziando però la cosiddetta “mini-naja”*, la CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) – cui aderiscono le principali organizzazioni italiane che si avvalgono di questo istituto – si ostina a celebrare il 15 dicembre, giorno in cui venne approvata la prima Legge (la 772/72) sull’Obiezione di Coscienza e il Servizio Civile.

«Noi – dichiara Primo Di Blasio, presidente della CNESC – crediamo nel Servizio Civile come diritto per i giovani, come esperienza di crescita umana e professionale, di cittadinanza attiva, di difesa della patria non armata e nonviolenta, di impegno per la pace. Per questo abbiamo deciso di consegnare al Presidente della Repubblica le migliaia di firme raccolte con le petizioni a difesa del Servizio Civile e, con esse, tutte le nostre preoccupazioni, il nostro disagio, ma, soprattutto il futuro dei nostri giovani». (P.S.)

*Con le parole mini-naja, si fa riferimento al Progetto Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane, iniziativa voluta dal Ministero della Difesa, che prevede per il triennio 2010-2012 l’organizzazione in via sperimentale di corsi di formazione a carattere teorico-pratico presso i reparti delle Forze armate, di durata non superiore a tre settimane.

Per ulteriori informazioni: CNESC, c/o Caritas Italiana, tel. 06 66177001, serviziocivile@caritasitaliana.it (Ufficio Stampa, tel.347 3802307).
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