Si definisce «il comico del quotidiano», Michele Lafortezza, che andrà in scena a Milano (Teatro della Cooperativa, Via Privata Hermada), sabato 11 (ore 20.45) e domenica 12 dicembre (ore 16), con il suo spettacolo HANDY O NON ANDY!
E aggiunge: «Sono storie semplici e quotidiane di un HANDY che possono essere anche di un NON HANDY! Dal punto di vista linguistico, handicappati, portatori di handicap, disabili, invalidi civili sono termini obsoleti che evocano concetti di chiusura, mentre handy o andy, handicapponi, sono termini velati di dolce ironia e riescono a favorire la comunicazione. A creare la mia comicità è soprattutto l’incontro/scontro tra le difficoltà oggettive, l’ipocrisia e la soddisfazione dei bisogni “normali”. Non considero nemmeno il fatto che essa sia definita “comicità dell’handicap”, per quanto mi riguarda è solo comicità».
Noto anche al pubblico televisivo (alcuni anni fa, ad esempio, è stato ospite del programma Cielito lindo, su Raitre), Lafortezza, oltre a portare in scena i suoi spettacoli, è stato anche autore della favola per bambini Kamukamu e la Foresta Incantata, il cui ricavato delle vendite è stato finalizzato a un corso d’informazione e formazione sulla salute per le comunità indigene di Amarante do Maranhào in Brasile e a un sostegno per la crescita dei bambini di Campo Grande nel Mato Grosso, sempre in Brasile.
Qui in calce proponiamo un suo rapido percorso biografico, centrato in particolare su alcune delle sue tante “battaglie”. (S.B.)
Persona con disabilità fisica, Michele Lafortezza è nato a Bari nel 1962. Nel 1977 crea per Radio Popolare la prima trasmissione autogestita sull’handicap e diventa un corrispondente per la Rubrica Giovani.
Abituato a porsi sempre a muso duro di fronte alle problematiche sociali e a rendersi la vita costantemente difficile, ha collaborato con la rivista «Gli Altri», fondata da Rosanna Benzi, e con la Comunità San Benedetto al Porto di don Andrea Gallo. Tuttora collabora con la Comunità Maddalena dell’ANFFAS Ticino ONLUS di Somma Lombardo (Varese), ove ha assunto un ruolo di “promoter no profit”, che lo ha portato a coinvolgere importanti artisti del teatro, come Dario Fo, Lella Costa, la Banda Osiris, Maurizio Milani, Bebo Storti, Aldo Giovanni e Giacomo, facendoli recitare gratuitamente.
Nel 1996 viene eletto consigliere comunale a Somma Lombardo e si distingue subito per il senso critico della sua azione politica. Come ha detto qualcuno, «nonostante faccia parte della maggioranza, riesce ad essere “all’opposizione” anche di se stesso!». E in ogni caso, con la sua determinazione, fa approvare all’unanimità il Piano Comunale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche.
Poco tempo dopo, nella vicina Gallarate, sempre in provincia di Varese, rileva barriere ovunque e invia subito una relazione di interventi al Sindaco, indifferente, al quale arriva una denuncia per rifiuto e omissione d’atti d’ufficio, archiviata poi dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.
Su un altro fronte, dopo un’estenuante battaglia, vince un’importante causa di lavoro, nel 1999, con Poste Italiane: la Sentenza n. 2581/99 sancisce la piena retribuzione della tredicesima mensilità e la maturazione delle ferie in relazione alla fruizione dei permessi, come da articolo 33 della Legge 104/92, da parte del lavoratore in “situazione di gravità”. Una sentenza che fa scuola di diritto.
Crea il calendario HANDY 2002, composto da vari personaggi handy comici, promosso anche dal noto programma di Canale 5 Striscia la Notizia. Il ricavato della vendita ha contribuito a finanziare un progetto della citata Comunità Maddalena dell’ANFFAS di Somma Lombardo.
Nel giugno del 2004, poi, dopo ventun anni di servizio, lascia l’ufficio postale di Milano Isola, per approdare definitivamente a quello di Gallarate Centro, dove da poco racconta di «essere uscito dalla palude del “mobbing…”».
Nel 2005 è stato anche oggetto di una tesi, presentata da Olivia Goffredi del Corso di Laurea in DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) di Bologna.
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