Realtà virtuale, per l’indipendenza delle persone con disabilità intellettiva

Utilizzare alcuni strumenti tecnologici della realtà virtuale, per esaminare i bisogni giornalieri di una persona con disabilità intellettiva, rendendole il quotidiano più vivibile, garantendole una maggiore indipendenza e consentendole di acquisire sicurezza e capacità lavorativa, in modo tale che diventi una risorsa per tutti: consiste in questo “QuotidianaMente”, progetto della Regione Molise finanziato tra gli Obiettivi di Piano 2017 del Ministero della Salute, che ha già ottenuto alcuni prestigiosi riconoscimenti
Persone con disabilità coinvolte nel Progetto "QuotidianaMente"
Persone con disabilità intellettiva sperimentano le tecnologie utilizzate dal Progetto “QuotidianaMente”

«Esaminare i bisogni giornalieri di una persona con disabilità intellettiva, rendendole il quotidiano più vivibile, garantendole una maggiore indipendenza e consentendole di acquisire sicurezza e capacità lavorativa, in modo tale che diventi una risorsa per tutti». In altre parole, «promuovere e migliorare la qualità e l’appropriatezza degli interventi sanitari, sociosanitari e sociali delle persone minori, adolescenti e adulte con disturbi pervasivi dello sviluppo»: sono questi gli obiettivi di QuotidianaMente, progetto della Regione Molise finanziato tra gli Obiettivi di Piano 2017 del Ministero della Salute, iniziativa progettata e realizzata dalla Società ETT, che ha ottenuto allo SMAU 2017 di Milano – la principale fiera italiana dedicata alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – il Premio Nazionale Innovazione 2017, venendo anche ritenuto il più significativo nella sua categoria (Diseguaglianze, pari opportunità, resilienza), all’interno del Premio nazionale Pubblica Amministrazione sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

Ma come verranno raggiunti quegli obiettivi da QuotidianaMente? A spiegarlo sono gli stessi realizzatori del progetto: «Attraverso strumenti di tecnologia della realtà virtuale sono stati simulati due scenari interattivi – uno in ambiente domestico e l’altro all’aperto – in cui l’utente con disabilità, indossando un apposito visore, viene proiettato in uno spazio virtuale nel quale può muoversi ed essere guidato nell’eseguire le azioni nel modo corretto. Fra le tecnologie attualmente disponibili, si è scelto di utilizzare Windows Mixed Reality con il visore Lenovo Explorer e relativi controller, che ha dimostrato di essere particolarmente adatta per le sue caratteristiche di comodità, trasportabilità, ergonomia e usabilità. L’interazione avviene mediante uso di device [“dispositivi”, N.d.R.] che consentono di simulare l’uso delle mani e l’esecuzione di azioni appositamente identificate per il progetto di sperimentazione».

Da segnalare che il progetto è stato presentato qualche settimana fa a Campobasso, alla presenza di Donato Toma, presidente della Regione Molise e di Alberta De Lisio, che nella Regione stessa dirige il Servizio Programmazione Rete dei Soggetti Deboli. Il tutto con una serie di dimostrazioni pratiche a cura di ETT. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Isabella Rhode (info@isabellarhode.com).

Share the Post: