«La necessità di alcuni bimbi e ragazzi di assumere farmaci essenziali durante l’orario scolastico è un tema nodale e assai delicato. Se non vengono superati gli ostacoli, spesso marginali, è a rischio la stessa inclusione oltre al diritto allo studio. Qualsiasi norma (e le indicazioni ci sono), ma anche buona prassi o evento che scongiuri questo rischio, noi la sosteniamo e la diffondiamo»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), si esprime sull’evento del 24 ottobre prossimo (ore 12), che vedrà l’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia) consegnare il proprio premio denominato 6 con noi!, presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, alla presenza di Marco Bussetti, responsabile del Dicastero.
Il riconoscimento andrà esattamente alla Classe Quarta D dell’Istituto Comprensivo n. 1 Annika Brandi di Riccione (Rimini), per avere realizzato, grazie all’insegnante Elena Cecchini, una buona prassi riguardante appunto la somministrazione di un farmaco in orario scolastico, con il coinvolgimento attivo di tutti i compagni di classe della giovane Noah Perugini.
Il premio istituito dall’AICE si inserisce in un percorso all’insegna dell’inclusione che prende le mosse da molto lontano. Già nel 1992, infatti, era emerso a Bologna il caso di Ninfa Maria Pesce, un’alunna con prolungate crisi di epilessia, e da allora era stato soprattutto l’impegno delle famiglie dell’AICE, insieme alla disponibilità degli insegnanti, a portare nel 2005 – dopo un’“anteprima” nel 2002 nella Provincia di Bologna – alle Raccomandazioni Ministeriali contenenti le Linee Guida per la somministrazione dei farmaci a scuola. Un prezioso risultato, questo, di cui avevamo riferito a suo tempo sulle nostre pagine, consistente appunto nel diritto alla somministrazione non specialistica dei farmaci a scuola per tutte le patologie e rispondente a un bisogno, tuttora sottostimato, riguardante parecchie migliaia di famiglie del nostro Paese.
«La premiazione del 24 ottobre – dichiara in tal senso Giovanni Battista Pesce, presidente dall’AICE – sottolineeà come, grazie alla collaborazione tra la scuola e le associazioni e alle Raccomandazioni Ministeriali, si sia realizzata una conquista per tutte le diverse patologie transitorie o croniche che necessitano della somministrazione di farmaci che non richiedano competenze o discrezionalità medica».
Il premio dell’AICE 6 con noi! consta di 2.000 euro equamente ripartiti a quella famiglia e a quell’istituzione che nei confronti di una persona con epilessia farmacoresistente, realizzino una buona prassi per l’inclusione scolastica, formativa o lavorativa.
In Italia, va ricordato in conclusione, l’epilessia interessa più di 300.000 persone, delle quali circa il 40% permane tuttora in situazione di farmacoresistenza, con le crisi che si manifestano pur assumendo la terapia. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: assaice@gmail.com.
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