L’afasia è una forma di disabilità che subentra in seguito a ictus, emorragia cerebrale o trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto. Le lesioni subite, tuttavia, non alterano né l’intelligenza né la sfera emotiva, anche se spesso le persone che ne sono affette “scompaiono” letteralmente, a livello sociale e relazionale. Dal canto suo, il teatro, luogo di ascolto e di incontro, appare come lo strumento ideale per dare voce alle parole perdute, per riprovare a comunicare, per ricreare lo scambio relazionale alla base di ogni comunità sociale, per prendere coscienza del disagio di alcuni. In poche parole, per sollecitare in modo creativo una riflessione sull’afasia.
Si basa su queste premesse l’iniziativa voluta dalla Fondazione Carlo Molo ONLUS di Torino – della quale abbiamo recentemente registrato anche Isabile, il primo portale internet dedicato principalmente proprio alle persone con afasia (se ne legga cliccando qui) – che ha prodotto lo spettacolo intitolato ConversAzioni. Azione teatrale per due attori e un musicista, ideato e realizzato a cura del Teatro Popolare Europeo/Progetto Il Postale della salute, in collaborazione con il Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino.
La produzione di ConversAzioni si inserisce per altro nell’ambito delle attività che la Fondazione Molo ha messo in programma per il prossimo anno, a scopo terapeutico da una parte (per i pazienti e i familiari che seguono i laboratori), sociale dall’altra (di sensibilizzazione della comunità sul tema dell’afasia).
L’anteprima è prevista per mercoledì 15 dicembre a Torino (Teatro San Luca, Via Negarville, 14, ore 21), con la preziosa collaborazione della Circoscrizione 10 del capoluogo piemontese. Successivamente altre rappresentazioni si avranno nel 2011, presso le varie circoscrizioni cittadine, ciò che consentirà di entrare direttamente in contatto con le realtà che operano con persone anziane e con disabilità, informando e mettendo a disposizione i servizi forniti dalla Fondazione.
«Unendo parole e musica, letteratura e canzoni, suoni e immagini – spiegano i promotori dell’iniziativa – ConversAzioni evoca, suggerisce e racconta in modo semplice, piacevole e coinvolgente la condizione di chi ha difficoltà a comunicare. Si tratta di un viaggio nel mondo dell’afasia, nato dalla volontà di raccontare l’esperienza della perdita del linguaggio e del ritrovamento di una comunicazione altra, fatta di affetti, di scoperte, di legami ritrovati, nel momento buio della malattia. Racconti tratti dalla vita reale che prendono corpo in scena nel gioco di due attori (Alberto Pagliarino ed Esther Ruggiero) e un musicista (Davide Sgorlon), attraverso i linguaggi espressivi di cui le parole non sono che una parte. Lo spettacolo nasce anche dalle suggestioni maturate nel contatto diretto con i pazienti del laboratorio teatrale attivo presso il CIRP di Torino (Centro Intervento e Ricerca in Psicologia), nell’ambito dei progetti della Fondazione Molo. A queste storie di vita si uniscono pagine di romanzo e altri testi della letteratura».
Un bel percorso, quindi, che si rivolge al pubblico dei cittadini, per informare, spiegare e raccontare l’afasia, oltre che per pensare al valore del silenzio e al bisogno dell’ascolto in tutti i momenti dell’esistenza. (S.B.)
Articoli Correlati
- Parliamo per tutto il mese di afasia Sono davvero numerose le iniziative di sensibilizzazione, cultura e informazione, promosse a Torino dalla Fondazione Carlo Molo, in collaborazione con l’AITA Piemonte, in questo mese che il 18 ottobre celebrerà…
- Facciamo conoscere bene l’afasia Si avvicina la Quinta Giornata Nazionale dell’Afasia del 20 ottobre, ma già in questo fine settimana - dal 12 al 14 ottobre - numerose iniziative sono in programma, per far…
- Continuiamo a dar voce alle parole perdute Continuerà il 28 maggio, nella prestigiosa sede di Palazzo Madama a Torino, il "tour" all’insegna delle serate di spettacolo e informazione sull'afasia, che vedono al centro la rappresentazione di "ConversAzioni.…