Comunicare il terzo settore: si intitola così un ciclo di tre seminari formativi rivolti a giornalisti, comunicatori, associazioni e cittadini, che si terranno a Sondrio, Bergamo e Pavia, rispettivamente il 7, 24 e 29 novembre.
L’iniziativa è promossa dai Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Regione, con l’importante obiettivo di aiutare chi lavora nel mondo della comunicazione a raccontare in modo corretto il Volontariato e il Terzo Settore. Tutti e tre i seminari saranno a partecipazione gratuita, con accredito dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, dando quindi diritto a dei crediti formativi.
In questa sede ci occupiamo del primo dei tre appuntamenti, quello in programma per la mattinata del 7 novembre alla Sala delle Acque del BIM di Sondrio, intitolato Disabili e “diversi”: è solo il punto di vista. Le parole giuste per informare.
Durante tale incontro, si indagherà il rapporto tra comunicazione e disabilità, e in particolare quello tra disabilità e linguaggio, tra etica ed informazione. Verranno approfonditi soprattutto gli aspetti deontologici, culturali e storici, fino ad arrivare all’utilizzo di una terminologia corretta quando si parla di persone con disabilità. Un appuntamento, quindi, molto utile, per imparare a raccontare e tutelare la disabilità al di là dei luoghi comuni, delle rappresentazioni stereotipate e dei pregiudizi.
Ad aprire i lavori sarà Stefano Trasatti, direttore editoriale di «SuperAbile INAIL» e responsabile della comunicazione di CSVnet, che tratterà il tema Persone, non parole. Il rapporto tra comunicazione e disabilità, toccando i seguenti punti: il Testo Unico dei doveri del giornalista; la Legge sulla Privacy; il progetto Parlare civile, video e campagne sociali come strumenti per arrivare a costruire un vocabolario della disabilità.
Seguirà l’intervento di Matteo Schianchi, storico dell’Università di Milano Bicocca, intitolato Dalle rappresentazioni storiche della disabilità alla necessità di costruire nuove raffigurazioni. Per l’occasione Schianchi cercherà di rispondere alla seguente domanda: a partire dalla stampa, come è possibile evitare nuove forme di stigmatizzazione, spettacolarizzazione o vane identificazioni di diritti e necessità?
Sarà quindi la volta di Giovanni Merlo, direttore della LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con l’intervento dal titolo Persone con disabilità? Fammi capire…, tramite il quale si soffermerà sulla comunicazione come strumento per rappresentare in modo adeguato le condizioni di vita e i diritti delle persone con disabilità. «Perché disabilità – sottolinea lo stesso Merlo – fa rima con “diritti umani” e non con il semplice diritto alla cura e all’assistenza».
Chiuderà i lavori, con Le parole giuste per raccontare la disabilità, Claudio Arrigoni, giornalista del blog InVisibili del «Corriere della Sera.it», oltreché firma spesso presente anche sulle pagine di «Superando.it», così come Schianchi e Merlo. «Viviamo in una società che fissa confini – dichiara Arrigoni – e non accetta limiti. Come narrare, quindi, le storie che hanno per protagoniste persone con disabilità e quale impatto viene generato nell’opinione pubblica?».
L’occasione dell’evento di Sondrio, ricordiamo in conclusione, sarà utile per presentare i progetti territoriali Tuttidappertutto di Sondrio, Tikitaka di Monza -Brianza e i Laboratori di espressività con il Soundbeam di Lecco. (Simona Lancioni)
Ringraziamo Edvige Invernici per la segnalazione.
Per iscrizioni e informazioni: i.pusterla@csvlombardia.it.
La presente nota è estratta (con riadattamento) da un testo già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa). Per gentile concessione.
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