Anche le donne con disabilità torneranno in piazza il 24 novembre

«Sarà per noi un momento fondamentale, per denunciare ancora una volta la condizione di discriminazione multipla che vivono le donne con disabilità, come donne da una parte, come persone con disabilità dall’altra»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), motiva l’adesione della propria organizzazione alla manifestazione nazionale di Roma del 24 novembre, promossa dal Movimento Non Una di Meno, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Un’immagine della manifestazione di Roma del 25 novembre 2017, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dello scorso anno

Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) aderirà alla manifestazione nazionale promossa dal movimento Non Una di Meno, in programma per il pomeriggio del 24 novembre in Piazza della Repubblica a Roma (ore 14), alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
«La manifestazione – dichiara in una nota Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH – rappresenterà per noi un momento per denunciare la condizione di discriminazione multipla che vivono le donne con disabilità: come donne, infatti, condividono la mancanza di pari opportunità che prevale nella nostra società e come persone con disabilità, soffrono di restrizioni e limiti alla partecipazione sociale, non potendo godere di pari opportunità né rispetto alle altre donne, né rispetto agli uomini con disabilità. Considerata dunque l’importanza dell’iniziativa, auspichiamo nella più ampia partecipazione possibile, da parte del mondo associativo delle persone con disabilità».

Tale iniziativa è del tutto in linea con gli intenti espressi nella specifica mozione dedicata alle donne con disabilità, approvata a larghissima maggioranza nel maggio scorso, in occasione del Congresso Nazionale della FISH. Un documento, lo ricordiamo, che prevede azioni specifiche per la promozione dei diritti delle bambine, ragazze e donne con disabilità, partendo dal quale sta lavorando uno specifico Gruppo Donne FISH, cui possono aderire tutte le persone interessate al tema.

Per l’occasione, va anche ricordato ancora una volta l’appello lanciato da VERA (acronimo per Violence Emergence, Recognition and Awareness, ovvero letteralmente “Emergenza, riconoscimento e consapevolezza della violenza”), iniziativa anch’essa della FISH e dell’organizzazione Differenza Donna, con la quale si intende appunto approfondire e portare alla luce il fenomeno della violenza sulle donne con disabilità, tanto diffuso quanto taciuto.
A tal proposito, raccogliere informazioni è fondamentale ed è per questo motivo che VERA ha proposto un questionario (disponibile online a questo link), rivolgendosi a tutte le donne con disabilità, anche a quelle che ritengono di non aver subito violenze o abusi. La compilazione impegna una decina di minuti e tutte le risposte resteranno anonime. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: gruppodonne@fishonlus.it.

Per approfondire ulteriormente il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, si può anche accedere al sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), alle Sezioni dedicate rispettivamente a Donne con disabilità, La violenza nei confronti delle donne con disabilità e Tutto sul Secondo Manifesto Europeo sui Diritti delle Donne e Ragazze con Disabilità.

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