Valore, abilità e valutabilità: in una parola Valueable, marchio che contraddistingue il progetto europeo A Valueable Network, di cui è capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e che tanto apprezzamento ha ottenuto anche alle Nazioni Unite, quando nel marzo scorso, come avevamo riferito a suo tempo, era stato presentato come chiaro esempio di buona prassi di inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettive.
Si tratta, come avevamo spiegato, di una rete europea di alberghi e ristoranti, voluta per realizzare le finalità del progetto continentale OMO (On My Own… at work): le strutture di accoglienza e ristorazione che vi aderiscono, infatti, si impegnano a diversi livelli ad includere persone con disabilità intellettiva all’interno del proprio personale, offrendo la possibilità dieffettuare degli stage (con l’impegno di un tirocinio ogni due anni), finoall’assunzione vera e propria.
Oggi la Rete Valueable è presente in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Ungheria e Turchia e vanta già decine di aziende aderenti, con più di cento persone con disabilità intellettive che hanno avuto finora l’opportunità di lavorare nel proprio Paese, dimostrando di poter dare un contributo significativo alle imprese.
L’obiettivo è ora quello di coinvolgere un numero sempre crescente di aziende, rispondendo anche alle richieste di un mercato sempre più attento a tale realtà e intorno a questo ruoterà l’incontro intitolato Valueable: valore per l’Hotellerie. L’inclusione come strumento di crescita del settore, promosso per la mattinata del 12 dicembre a Palazzo Wedekind di Roma (Piazza Colonna, 366), dall’Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Come già nel marzo scorso a New York, a presentare il progetto sarà Paola Vulterini dell’AIPD, che ne è la responsabile. Seguirà una tavola rotonda dedicata a una serie diesperienze “targate” Valueable, con la partecipazione di Niccolò Manfredi (operatore alla Pizzeria Giulietta di Roma); Giuseppe Falconieri (Chief Inspiring Officer all’Hotel Elizabeth Unique di Roma e Chief Executive Office del Gruppo Sherrard Hotel); Palmiro Noschese (direttore di Melia Hotel Italia); Antonio Pelosi (proprietario dell’Albergo Etico di Roma); Fabio Spada (proprietario del locale Romeo Chef & Baker di Roma).
Le conclusioni dell’incontro – moderato da Alberto Lupini, direttore della testata «Italia a Tavola» – saranno affidate a Giorgio Palmucci, presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi e a Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. (S.B.)
A fianco del nostro articolo intitolato Un marchio che garantirà l’inclusione lavorativa nella propria struttura (a questo link), è disponibile un elenco di nostri testi dedicati al presente argomento.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: eventi@alberghiconfindustria.it; ufficiostampaaipd@gmail.com.
Articolo raccolto e pubblicato in relazione al progetto “JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)
Articoli Correlati
- Quelli che credono nel lavoro delle persone con disabilità intellettiva Sono coloro che pian piano stanno rendendo sempre più fitta la rete costruita dal progetto europeo “OMO” (ove “OMO” sta per “On My Own… at work”), iniziativa di cui è…
- Un marchio che garantirà l’inclusione lavorativa nella propria struttura Sta per prendere il via la rete europea degli alberghi e dei ristoranti denominata “Valueable”, che realizzerà concretamente gli scopi del progetto europeo “OMO”, di cui è stata capofila l’AIPD…
- Il valore aggiunto degli alberghi che hanno lavoratori con disabilità «Un vero e proprio grimaldello per i pregiudizi»: così la deputata Maria Cecilia Guerra ha definito il progetto europeo “OMO”, di cui è stata capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down),…