La voce dei fruitori di ausili

Al centro di un incontro svoltosi all’Ospedale di Palmanova (Udine), c’era la Delibera del Friuli Venezia che ha fissato le Linee di Indirizzo Regionali per l’assistenza protesica, in attuazione del Decreto sui nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e sul nuovo Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili. Una Delibera alla cui formulazione ha contribuito anche la FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), consentendo che vi si tenesse conto in modo sostanziale anche del punto di vista delle persone fruitrici di ausili
Protesi e ausili per disabilità
Protesi e ausili per disabilità

Si è parlato di ausili, il 14 dicembre scorso all’Ospedale di Palmanova (Udine), nel corso di un incontro formativo organizzato da Marsilio Saccavini, direttore del Dipartimento Funzionale di Riabilitazione dell’AAS 2 (Azienda per l’Assistenza Sanitaria) Bassa Friulana Isontina.
L’appuntamento – molto partecipato e al quale ha preso parte anche la FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rappresentata per l’occasione dalla vicepresidente vicaria Lorenza Vettor -, aveva per tema centrale le Linee di Indirizzo Regionali del Friuli Venezia Giulia per l’assistenza protesica, approvate tramite la Deliberazione di Giunta regionale 65/18, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio del 12 gennaio 2017 sui nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e sul nuovo Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili.

«La Regione Friuli Venezia Giulia – come si poteva leggere nella presentazione dell’incontro – intende assicurare, in maniera omogenea su tutto il territorio, la presa in carico delle persone con livello di disabilità variabile, che necessitano di dotazione di ausili. Il modello organizzativo di riferimento, individuato dalla Delibera di Giunta Regionale 65/18, identifica le procedure attraverso cui strutturare la valutazione e la prescrizione degli stessi, con l’obiettivo di fornire, col minore impatto per l’utente e/o il caregiver, gli ausili necessari alla gestione, all’accessibilità e alla comunicazione».
Introducendo la giornata, Saccavini ha ricordato l’iter che ha portato all’emanazione di quella Delibera Regionale, alla quale ha contribuito in misura decisiva un gruppo di lavoro, coordinato da lui stesso e di cui ha fatto parte, insieme ai professionisti delegati da ogni Azienda Sanitaria della Regione (prevalentemente medici e fisioterapisti), anche Giampiero Licinio, presidente della FISH Friuli Venezia Giulia, in qualità di “consulente alla pari”. «Il contributo di Licinio – ha voluto sottolineare Saccavini – è stato importantissimo, perché ci ha consentito di tener conto del punto di vista dei fruitori degli ausili».

È successivamente intervenuta Viviana Varone, che dirige la Struttura Semplice di Medicina Legale all’Ospedale di Palmanova, e che ancora riferendosi a quella Delibera Regionale, tuttora poco applicata e disattesa in molte sue parti, ne ha illustrato i contenuti e una serie di problemi connessi, fra cui la mancata pubblicazione del Tariffario Nazionale e quindi l’inapplicabilità dei nuovi elenchi del Nomenclatore (elenco A, 2° e 2B), la gestione informatica degli elenchi stessi e l’individuazione del prescrittore per alcune tipologie di ausili.
«Nell’AAS 2 Bassa Friulana – ha ricordato poi -, l’assistenza protesica è in carico alla Medicina Legale, il che comporta notevolissimi vantaggi all’utenza, sia rispetto al disbrigo delle pratiche amministrative relative alla fornitura degli ausili, sia in riferimento alle molteplici questioni collegate al riconoscimento dell’invalidità o alla procedura di aggravamento, che non di rado si incrociano con la richiesta di dispositivi».

Dal canto suo, Lorenza Vettor, facendo proprio un concetto espresso anche recentemente da Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH e presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), ha voluto porre in particolare l’accento sull’idea di «ausili da ritenere quali strumenti di cittadinanza, che consentano alle persone con disabilità di vivere un’esistenza pressoché normale». Ha sottolineato inoltre come anche la tematica dell’assistenza protesica potrebbe trovare nell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità il luogo più idoneo per una compiuta trattazione.

Come ha informato in conclusione Marsilio Saccavini, sono in programma per il prossimo anno ulteriori momenti formativi, aperti a tutte le figure professionali coinvolte nell’iter della fornitura di ausili. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@fishfvg.it.

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