L’equitazione che diventa accessibile anche alle giovani persone sorde

Permettere anche ai giovani sordi l’accesso a tutte le discipline dell’equitazione in un ambiente accogliente e inclusivo, agevolando anche economicamente la partecipazione alle lezioni: è l’obiettivo di “INSEGNIACAVALLO”, progetto promosso dall’ACSI Lombardia (Associazione di Cultura, Sport e Tempo Libero), insieme a varie Associazioni partner, che il 18 gennaio a Siena sarà al centro del nuovo appuntamento dei “Venerdì del Pendola”, il cartellone di incontri che dà spazio e visibilità a esperienze di successo e alle eccellenze professionali che animano la comunità sorda e segnante
Michela Locatelli in un campo di fiori gialli insieme a un cavallo
Michela Locatelli, coordinatrice del Progetto “INSEGNIACAVALLO”

Permettere anche ai bambini sordi l’accesso a tutte le discipline dell’equitazione e a tutti i livelli in un ambiente accogliente e inclusivo, agevolando anche economicamente la partecipazione alle lezioni: è questo l’obiettivo di INSEGNIACAVALLO, progetto promosso dall’ACSI Lombardia (Associazione di Cultura, Sport e Tempo Libero), insieme ad Associazioni partner quali il Forum della Solidarietà, le Giacche Verdi, IREOS e altre ancora, iniziativa che venerdì 18 gennaio a Siena (sede di MPDF, Via Tommaso Pendola, 37, ore 15.30-17.30), sarà al centro del nuovo appuntamento dei Venerdì del Pendola, il cartellone di incontri a cadenza mensile, che dà spazio e visibilità a esperienze di successo e alle eccellenze professionali che animano la comunità sorda e segnante, iniziativa che il nostro giornale segue già da tempo, promossa dalla ONLUS MPDF (Mason Perkins Deafness Fund), con il patrocinio dell’ENS locale (Ente Nazionale Sordi), del Comune e della Provincia di Siena.

A parlare di INSEGNIACAVALLO progetto nato in Lombardia, ma che vuole essere un modello replicabile in tutti i maneggi che aderiscono all’ACSI sull’intero territorio nazionale – saranno per l’occasione la coordinatrice dello stesso Michela Locatelli e Denise Cavallini, docente LIS (Lingua dei Segni italiana) e mediatrice linguistica dell’iniziativa.
«La musa ispiratrice di INSEGNIACAVALLO – spiega Locatelli – è stata una bambina sorda innamorata dei cavalli, una furia scatenata e anche molto talentuosa che ha passato l’infanzia e poi l’adolescenza peregrinando fra un maneggio e l’altro, perché nessun istruttore si sentiva in grado di farsi carico dell’enorme responsabilità di portarla a livelli più alti, dato l’oggettivo rischio insito in questo sport e l’impossibilità di comunicare efficacemente in situazioni critiche come la preparazione e l’impostazione nelle fasi di avvicinamento all’ostacolo. La sua incrollabile passione, però, ha fatto capire all’ACSI che era necessario elaborare un metodo efficace di accessibilità all’equitazione per le persone sorde, capace di facilitare l’acquisizione di nuove competenze da parte degli istruttori dell’Associazione e di diffonderle a livello nazionale. E così, grazie al finanziamento di Fondazione Vodafone, l’ACSI Lombardia ha potuto avviare nel mese di marzo dello scorso anno uno specifico progetto costituito da due fasi di formazione, concluse nel giugno successivo, e tenute da docenti sordi, psicologi specializzati in Psicologia della Sordità e interpreti LIS»

«Entrambe le fasi – conclude Locatelli -. la prima di specializzazione sull’approccio alla disabilità uditiva, rivolta a istruttori equestri, e la seconda per assistente a terra dell’istruttore di equitazione rivolta ad allievi sordi, hanno permesso di specializzare gli istruttori di equitazione e formare  giovani sordi con la qualifica di assistente istruttore. In totale, dunque, ventiquattro istruttori di equitazione di sei diverse Province lombarde e di una toscana si sono specializzati, per accogliere circa sessanta bambini e giovani sordi che stanno frequentando gratuitamente venti lezioni di equitazione presso i maneggi ACSI che hanno aderito al progetto. E INSEGNIACAVALLO proseguirà anche per tutto quest’anno, grazie alle attività di raccolta fondi promosse dall’ACSI». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: press@mpdfonlus.com (Luisa Carretti).

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