Oltre trenta nazioni si sono incontrate a Sella Nevea (Udine) in Friuli Venezia Giulia, per concludere le gare dei Mondiali nelle varie discipline veloci dello sci paralimpico.
La manifestazione – che il Comitato Paralimpico Internazionale aveva affidato da tempo alla Società Sportiva Sport X All di Monfalcone (Gorizia) – ha regalato anche quest’anno grandi performance nella splendida cornice delle Prealpi Giulie. Il parco naturale di tale zona può contare tra l’altro di un percorso di trekking di nuova generazione in Europa, l’Alpe-Adria Trail’s Tale, che è il più gettonato con il suo itinerario di 750 chilometri, passando dalla Carinzia alla Slovenia e al Friuli Venezia Giulia. Non a caso il National Geographic lo ha da poco inserito tra i dieci migliori percorsi di questo tipo, con i suoi scenari che tolgono davvero il fiato, tra le vette, i laghi austriaci, le colline friulane e slovene, andando a concludersi sulla costa giuliana.
A Sella Nevea, dunque, la Pista Canin l’ha fatta da protagonista in una competizione di grande livello, promuovendo con una doppia medaglia d’oro la coppia composta da Giacomo Bertagnolli e dalla sua guida Fabrizio Casal nella Super Combinata e nel Super G (categoria Visually Impaired).
In precedenza, i due campioni paralimpici si erano già aggiudicati la vittoria nello Slalom Speciale e la piazza d’onore nello Slalom Gigante, durante la prima parte dei Mondiali, disputatasi a Kranjska Gora in Slovenia, ma non contenti, hanno trionfato in Friuli anche nella Discesa Libera.
Quest’ultimo è stato il loro primo successo nella disciplina più “adrenalinica”, visto che in essa non avevano vinto né ai precedenti Mondiali del 2017 a Tarvisio, né alla Paralimpiade coreana di Pyeongchang dello scorso anno, dove per altro si erano aggiudicati la medaglia di bronzo.
«È stato bello – ha dichiarato Casal al traguardo, dopo avere guidato il compagno al successo -, ci siamo anche divertiti ed è stato speciale ottenere la prima vittoria in un grande evento in Discesa per conquistare un altro oro mondiale». «Meglio di così non poteva andare – gli ha fatto eco Bertagnolli -, noi ce l’abbiamo messa tutta come al solito e siamo stati i più veloci».
Al centro di tutto, quindi, vi sono stati l’impegno e la costanza, in un continuo lavoro di preparazione, grazie ad atleti convinti e volonterosi, ma anche grazie agli allenatori e alla squadra che c’è dietro.
Ed è qui che prende forza il lavoro della Società Sportiva Sport X All, già nota a livello internazionale per l’impegno organizzativo con la Coppa Europa dal 2015 al 2018, con la Coppa del Mondo 2016 e con i già citati Mondiali di Tarvisio del 2017 (di cui avevamo ampiamente riferito anche nel nostro giornale), ma più in generale per un’attività che garantisce a tutti, persone con disabilità e non, l’occasione di partecipare a corsi di sci, senza contare quanto viene fatto con la preparazione agonistica di numerosi atleti.
Si tratta pertanto di una Società divenuta un “interlocutore” sempre più esperto e qualificato nell’àmbito delle competizioni paralimpiche, che guarda al futuro con impegno crescente e un’immutata voglia di fare.
Da ricordare, in conclusione, che quest’anno – per la prima volta in assoluto, sul fronte dello sci paralimpico – le gare sono state disputate fra due nazioni, ovvero per una parte in Slovenia e per l’altra in Italia. L’evento, quindi, ha unito, attraverso i valori dello sport, nazioni e popoli confinanti e tale messaggio è stato raccolto e coltivato da Sport X All in maniera corale e a tutti i livelli: dagli oltre trecento giovani studenti delle scuole che hanno assistito alle gare accompagnati da Donatella Manià, presidente dell’Associazione monfalconese, al lavoro di relazioni svolto da Paolo Tavian, campione e maestro di sci, ex guida per atleti non vedenti o ipovedenti e già allenatore della Nazionale di sci paralimpico. Un messaggio che farà parte senz’altro del bagaglio di conoscenza e valori che tutti si porteranno a casa dopo questa manifestazione.
Ringraziamo per la collaborazione Klementina Koren, Andrea Carloni e Giuliana Raspar.
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