Gli emendamenti dell’ANMIC sul reddito di cittadinanza e le pensioni

Ottenere una maggiore tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie, innanzitutto aumentando gli assegni e le pensioni di invalidità civile, nonché favorire l’avvio al lavoro e la partecipazione a progetti di formazione e inclusione delle stesse persone con disabilità: sono questi i principali obiettivi che si propone l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), con gli emendamenti al Decreto Legge 4/19 (“Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”), presentati nel corso di un’Audizione all’XI Commissione del Senato
Nazaro Pagano
Il presidente nazionale dell’ANMIC Nazaro Pagano

Dopo quelli proposti nei giorni scorsi dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di cui abbiamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine, anche l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), durante un’Audizione presso l’XI Commissione del Senato, ha presentato alcuni emendamenti al testo del Decreto Legge 4/19 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), principalmente con l’obiettivo di ottenere una maggiore tutela delle famiglie con persone con disabilità, nonché di favorire l’avvio al lavoro e la partecipazione a progetti di formazione e inclusione delle stesse persone con disabilità.

Come si legge in una nota diffusa dall’Associazione, il presidente di quest’ultima, Nazaro Pagano, ha innanzitutto ribadito, nel corso dell’Audizione, «la necessità di aumentare gli assegni e le pensioni di invalidità civile al 100% (tuttora ferme a soli 285 euro mensili)». A tal proposito, ha voluto richiamare l’attenzione dei Parlamentari «su una precedente Proposta di Legge di iniziativa popolare, promossa negli anni scorsi proprio dall’ANMIC, che fu firmata da oltre 300.000 cittadini, ma che, dopo ben dieci anni,  attende ancora di essere esaminata dalla Camera dei Deputati. Un’inaccettabile “dimenticanza” che rischia di ripetersi oggi in occasione della discussione sul reddito di cittadinanza, a causa del mancato aumento delle pensioni di invalidità nel testo attuale del Decreto».

«Abbiamo pertanto ricordato al Governo e ai partiti che lo compongono – ha commentato Pagano dopo l’Audizione – che è giunto il momento di mantenere gli impegni assunti con gli oltre tre milioni di persone con disabilità italiane e le loro famiglie. È una questione di civiltà. In tal senso, incalzeremo sia il Governo che l’intero Parlamento e vigileremo affinché questa occasione di miglioramento del welfare non venga ulteriormente persa, dimenticando ancora una volta proprio le persone con disabilità, ovvero gli italiani nella maggioranza dei casi più svantaggiati». (S.B.)

A questo link è disponibile il testo integrale degli emendamenti presentati dall’ANMIC. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa ANMIC (Bernadette Golisano), tempinuovi.bg@tiscali.it.

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