L’ANIDA di Napoli (Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili) ha elaborato in questi giorni un documento con cui propone «alcuni spunti di riflessione» al futuro Sindaco del capoluogo campano, in vista delle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio.
Questi i temi elencati nella lettera aperta dell’Associazione: «Individuazione e rimozione delle barriere architettoniche almeno nei principali edifici della città, attraverso il dovuto adeguamento alle normative in materia di accessibilità; nuova regolamentazione delle Commissioni Consultive, affinché il loro sia vero potere consultivo; garanzia della mobilità per le persone con disabilità, in particolare per i soggetti che presentino seri e gravi problemi di carattere motorio e con il rispetto almeno della norma del Codice della Strada relativa a “stalli e parcheggi” che, se inopportunamente realizzati, mettono a repentaglio l’incolumità dei fruitori; banca dati centralizzata; centri di ascolto decentrati presso ciascuna Municipalità».
Nata nel 2005, con la convinzione che nel mondo della disabilità si muova una forza lavoro dal grande potenziale, l’ANIDA sostiene oggi che «tali potenzialità non dovevano e non devono rimanere impastoiate nelle “galere” dell’inefficienza, dell’inutilità e dell’assistenzialismo, principalmente per colpa di chi per decenni ha utilizzato i disabili come serbatoio di voto, e/o per arricchirsi e/o per accrescere il potere personale, e cosi via»
«La città di Napoli – aggiungono i rappresentanti dell’Associazione – è purtroppo tristemente famosa per il basso valore della qualità della vita e troppo spesso vista come il regno delle anomalie e degli “arrangiamenti”. Dietro a tale luogo comune si nasconde probabilmente l’incapacità di affrontare seriamente i problemi, facendo passare, nella migliore delle ipotesi, i sacrosanti diritti come favori elargiti».
Ai candidati Sindaci, quindi, partendo dal presupposto che «il livello di civiltà di una città si misura soprattutto dalla tutela garantita alle categorie più deboli», l’ANIDA chiede sostanzialmente «di ribaltare l’approccio avuto fino ad oggi nei confronti delle persone con disabilità, come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle stesse, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09».
In tal senso l’Associazione si è resa anche disponibile a specifici incontri con tutti i candidati a governare il Comune di Napoli. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: anidaweb@libero.it.
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