Della sua disabilità si diede notizia solo nel 1960, dopo l’elezione presidenziale del fratello John Fitzgerald Kennedy, perché la National Association for Retarded Children scrisse che la sorella del presidente «aveva un ritardo mentale».
Fu lei la musa degli Special Olympics riservati alle persone disabili, fondati dalla sorella Eunice Kennedy Shriver che ha dedicato la sua vita alla causa delle persone con disabilità psichica.
Rosemary ha trascorso molta parte della sua vita in istituti di cura e dal 1949 era ricoverata nel Wisconsin, in una casa privata alla St. Coletta School for Exceptional Children di Jefferson.
Nel 1995 sono stati pubblicati i diari da lei scritti prima della lobotomia subita all’età di 23 anni. Laurence Leamer, autore del libro The Kennedy Women: The Saga of an American Family, racconta che la decisione di ricorrere alla lobotomia fu presa in seguito ai disagi della famiglia di fronte ai comportamenti della ragazza, che avrebbero potuto inficiare la reputazione dei Kennedy. L’autore precisa che Rosemary è stata probabilmente la prima persona con un ritardo mentale in America ad essere sottoposta ad una lobotomia prefrontale.
(B.P.)