I “superspecialisti” in malattie neuromuscolari e SLA

Si sono diplomati al Centro NEMO di Milano (NeuroMuscular Omnicentre) i cinque medici che hanno frequentato il primo Master di Secondo Livello in “Diagnosi, cura e ricerca nelle malattie neuromuscolari: aspetti muscolari e multi sistemici”, corso promosso dall’Università di Milano, con l’obiettivo di formare figure mediche “iperspecializzate” per la presa in carico multidisciplinare delle patologie neuromuscolari (distrofie, atrofie muscolari spinali) e della SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattie altamente invalidanti, ancora molto complesse da diagnosticare e trattare
Master al NEMO di Milano, per "superspecialisti" in malattie neuromuscolari e SLA, marzo 2019
Foto di gruppo, al Centro NEMO di Milano, alla conclusione del Master che ha diplomato i cinque medici “superspecialisti” in malattie neuromuscolari e SLA

«Grazie a un percorso accademico come il Master che si è appena concluso, sono orgoglioso di poter dire che NEMO continua la sua opera di presa in carico anche attraverso la formazione di figure mediche altamente specializzate. Se oggi abbiamo la possibilità di continuare a prenderci cura delle persone con malattie neuromuscolari, lo dobbiamo ai professionisti che mettono a disposizione la loro arte per la nostra comunità, alle Istituzioni Accademiche, come l’Università di Milano, che investono in questo progetto, e alle Associazioni dei pazienti, da sempre al nostro fianco. Abbiamo il sogno di trasferire ai giovani medici la nostra esperienza e il nostro entusiasmo, per trasmettere loro la convinzione che compiere la scelta di occuparsi della cura di persone con patologie neuromuscolari può essere fonte di grandi soddisfazioni umane e professionali».
A dirlo è Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) di Milano, la nota struttura multidisciplinare impegnata sul fonte delle malattie neuromuscolari (distrofie, SMA-atrofie muscolari spinali) e della SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Proprio ieri, infatti, presso il Centro NEMO si sono diplomati i cinque medici che hanno frequentato il primo Master di Secondo Livello in Diagnosi, cura e ricerca nelle malattie neuromuscolari: aspetti muscolari e multi sistemici, corso promosso dall’Università di Milano, che si è posto l’obiettivo di formare figure mediche “iperspecializzate” per la presa in carico multidisciplinare delle patologie neuromuscolari e della SLA, malattie altamente invalidanti, che riguardano in Italia più di 40.000 persone e che purtroppo risultano ancora molto complesse da diagnosticare e trattare.

Iniziato nel mese di marzo dello scorso anno e svoltosi presso NEMO, il Master è stato coordinato da Valeria Sansone, associato di Neurologia dell’Università di Milano e direttore clinico-scientifico dello stesso Centro NEMO.
Il percorso formativo è stato strutturato in attività didattica frontale e in modalità e-learning (90 ore) per un totale di 502 ore. Alle lezioni è seguito un periodo di tirocinio della durata di 250 ore.

«Contro le patologie neuromuscolari – spiegano dal Centro NEMO – è molto importante una formazione approfondita degli specialisti, perché si tratta di malattie ancora poco conosciute nei loro aspetti clinici, diagnostici e gestionali. Inoltre, le nuove terapie in costante evoluzione hanno reso molto importante la possibilità di fare una diagnosi precoce e di riconoscere prontamente i sintomi e i segni di queste malattie, che ora sono potenzialmente trattabili. Infatti, la latenza diagnostica e l’incapacità di presa in carico, sia nella fase cronica che in quella acuta, complicano e spesso arrestano il percorso di cura di queste persone. Per queste ragioni, il Master ha posto tra i suoi obiettivi quello di preparare i medici ad essere in grado di diagnosticare una malattia neuromuscolare, di delinearne il percorso diagnostico e di presa in carico, nonché di partecipare alla ricerca clinica in questo àmbito».

Alcune note, in conclusione. L’Associazione Famiglie SMA ha sostenuto i partecipanti al corso con un Premio Studio, che ha contribuito alle spese di accesso al Master.
E ancora, la cerimonia di chiusura dell’iniziativa è stata l’occasione per ricordare la memoria di Felice Majori, cremonese, volontario e consigliere nazionale dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Amiotrofica), scomparso nel 2015, persona che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nella crescita di tale Associazione,  a cui quest’ultima ha dedicato il Premio Majori, grazie al quale ha sostenuto la partecipazione di uno dei partecipanti al Master.
E da ultimo, ma non ultimo, ricordiamo, di passata, che sabato 9 marzo sarà anche la Giornata Nazionale delle Malattie Neuromuscolari, sulla quale ci soffermeremo specificamente in altra parte del giornale. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Federico Ferrari (ferrari@secrp.com).

Share the Post: