Come avevamo dunque preannunciato (se ne legga cliccando qui), dopo quelli di Nuoro e Sassari, anche il Comune di Cagliari ha ufficialmente adottato, il 18 marzo scorso, i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, «ponendoli alla base di ogni azione politica futura, applicando le norme della stessa nei regolamenti, nelle politiche e nei servizi di propria competenza», come si legge nell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità da tutte le forze politiche rappresentate nell’Assemblea.
Per l’occasione, dopo la presentazione dell’iniziativa – affidata a Marco Espa, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Sardegna – sono intervenuti anche Pietro Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), uno dei “padri italiani” della Convenzione, oltre a Sandrino Porru, presidente della Consulta Comunale di Cagliari delle Associazioni di Disabili (COADI).
«Quello della Convenzione – ha sottolineato Barbieri – è un approccio nuovo e diverso, all’insegna del motto Niente su di Noi Senza di Noi, in una società che invece sin troppo spesso continua ancora a considerare le persone con disabilità un “peso per la comunità». «Un approccio – ha aggiunto Porru – che dovrà portare le persone con disabilità ad essere considerate come un vero valore aggiunto per il tessuto sociale». «Anche per questo – ha concluso – vi è la necessità di superare le logiche di un assistenzialismo che crea dipendenza e richiesta continua di risorse».
Espa ha evidenziato infine l’importanza di questo passaggio del quale dovranno tenere conto non solo i rappresentanti politici del Comune di Cagliari, ma anche i dipendenti e i dirigenti. L’Ordine del Giorno approvato, infatti, impegna il Consiglio ad esempio a rafforzare la Consulta e a promuovere la Convenzione nelle altre istituzioni, Regione Sardegna compresa. (S.B.)
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