Un Centro che accoglierà le famiglie di bambini con disabilità neuromotorie

«Si chiamerà “Intorno a me”, e sarà un Centro, a Milano, creato appositamente per accogliere le famiglie con bambini affetti da disabilità neuromotorie, e in particolare con paralisi cerebrale infantile, fornendo loro consulenza e supporto gratuiti da parte di un’équipe di figure professionali specifiche (uno psicologo, un avvocato, un assistente sociale e un infermiere)»; viene presentato così il nuovo progetto della Fondazione Ariel, che per realizzarlo rapidamente, ha anche lanciato una campagna, attiva fino al 14 aprile, tramite un numero solidale
Bimba affetta da paralisi cerebrale infantile insieme alla madre
Una bimba affetta da paralisi cerebrale infantile insieme alla madre

«Si chiamerà Intorno a me, e sarà un Centro, a Milano, creato appositamente per accogliere le famiglie con bambini affetti da disabilità neuromotorie, e in particolare con paralisi cerebrale infantile, fornendo loro consulenza e supporto gratuiti da parte di un’équipe di figure professionali specifiche (uno psicologo, un avvocato, un assistente sociale e un infermiere)»; viene presentato così il nuovo progetto della Fondazione Ariel, che da oltre quindici anni opera a fianco delle famiglie con bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, patologia neuromotoria che colpisce un bimbo ogni 500 nuovi nati e che impedisce progressivamente i movimenti più elementari.
«Fin dalla nascita della nostra Fondazione – aggiungono da Ariel – abbiamo inteso allargare l’orizzonte del sostegno a tutto il nucleo familiare, nella consapevolezza che il benessere del bambino è connesso a quello del proprio sistema di riferimento, cioè la sua famiglia, nella propria unicità. Da qui l’esigenza di una maggiore personalizzazione delle risposte e di un’offerta più articolata di servizi di counseling e sostegno nel tempo. Perché i genitori, non abbandonati a loro stessi, possano affrontare con serenità ed energia le complessità della disabilità, aiutando il piccolo a sviluppare abilità e potenzialità preziose per la sua crescita e il suo futuro».
Per riuscire dunque a realizzare il Centro Intorno a me Ariel ha anche avviato una campagna attiva sino al 14 aprile, tramite un numero solidale (45590), per potere avviare i lavori entro l’anno e raggiungere l’obiettivo di accogliere 150 famiglie nel primo anno di attività. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Silvia Panzarin (silvia.panzarin@leacrobate.it).

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