Aziende che assumeranno personale appartenente alle cosiddette “categorie protette”, per impiegarlo non nella propria struttura, ma in un’altra realtà, in un ambiente più idoneo e in linea con il percorso terapeutico, professionale e di crescita personale della persona: è sostanzialmente questo il frutto di una proposta avanzata dalla Fondazione FOQUS Quartieri Spagnoli di Napoli, che attraverso il proprio Centro ARGO, svolge anche attività di assistenza non medicalizzata a favore di persone con disabilità. E tale proposta è stata approvata dall’Assessorato al Lavoro della Regione Campania, tramite una convenzione siglata tra le parti e presentata nei giorni scorsi proprio nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ove opera FOQUS e ha sede il citato Centro ARGO.
Dopo avere dunque sviluppato le necessarie competenze in cucina e nel servizio di mensa, i primi dieci giovani con disabilità cognitive, formati professionalmente da FOQUS, sono stati assunti dalla Società Ferrarelle, prima azienda privata ad aderire al progetto e inizieranno a lavorare da dipendenti regolarmente retribuiti, ma in una realtà terza, ovvero nelle mense e nelle cucine delle Scuole Internazionali Paritarie “Dalla parte dei bambini”.
«L’obiettivo – ha spiegato in sede di presentazione Renato Quaglia, direttore di FOQUS – è quello di favorire l’inserimento dei giovani con disabilità cognitive in ambienti di lavoro compatibili con le loro potenzialità e necessità. Ringraziamo pertanto la Regione Campania, la Società Ferrarelle, la Fondazione Con il Sud e tutti gli attori coprotagonisti di questo progetto, che porta a guardare all’inserimento di personale appartenente a “categorie protette” sotto una nuova luce, come una vera opportunità, per tutti. Speriamo di avere tracciato un percorso utile per tutte le aziende locali e nazionali che vogliano replicare l’iniziativa, con noi o con realtà simili alla nostra».
«Da Napoli – ha dichiarato dal canto suo Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega alle Pari Opportunità e ai Giovani, presente anch’egli alla presentazione – parte un messaggio per tutte le imprese del Paese, un messaggio che parla di persone con disabilità in un’ottica concreta e modernissima, proponendo di combattere lo stereotipo del difficile inserimento lavorativo con uno strumento efficace e facile da replicare, anche in contesti aziendali eterogenei. È un esempio di come l’evoluzione degli strumenti legislativi possa realizzarsi attraverso le buone pratiche degli operatori più lungimiranti, anche senza interventi normativi. Se questo modello pionieristico genererà seguito, come auspico, gli obblighi di assunzione derivanti dalla Legge 68/99 [“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, N.d.R.] avranno un impatto sociale senza precedenti».
Già nei prossimi giorni, va detto, prenderà avvio nelle scuole la prima applicazione dell’accordo, con i giovani che saranno impegnati settimanalmente nell’organizzazione del servizio della refezione, oltre ad occuparsi della preparazione e distribuzione dei pasti nelle varie classi, così come della pulizia e del riordino dei luoghi utilizzati (cucina, aule e spazi comuni).
Essi collaboreranno con il personale delle scuole addetto a tali funzioni (educatori, cuoche, personale ATA-Ausiliario Tecnico Amministrativo), incontrando ogni giorno più di settecento bambini e bambine, che potranno in tal modo imparare a convivere con la disabilità. I giovani con disabilità, invece, potranno acquisire una sempre maggiore autonomia nello svolgimento delle varie mansioni, rivelandosi come una vera risorsa all’interno del processo produttivo del servizio erogato.
Da ricordare, in conclusione, che alla presentazione del progetto, insieme al sottosegretario Spadafora e al direttore di FOQUS Quaglia, hanno partecipato anche Sonia Palmeri, assessore al Lavoro della Regione Campania, Rachele Furfaro, presidente di FOQUS, Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente della Società Ferrarelle e Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud, che ha supportato anch’essa, come detto, l’iniziativa. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Fabio Miceli (fabio.miceli@havaspr.com).
Articolo raccolto e pubblicato in relazione al progetto “JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)
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