È previsto per venerdì 29 aprile al Teatro Dehon di Bologna (Via Libia, 59, ore 21), un nuovo appuntamento della sesta edizione di Diverse abilità in scena, rassegna promossa dall’Associazione degli Amici di Luca, a cura di Fulvio De Nigris.
Si tratta di Ti racconto la mia storia, convivere con la malattia. Le famiglie raccontano la loro esperienza, “reading poetico” al quale saranno chiamati ad intervenire familiari di persone che hanno vissuto o stanno vivendo le problematiche del coma e degli stati vegetativi, che hanno perso qualcuno mentre ancora speravano o che stanno ancora accompagnando qualcuno e aspettando un risveglio.
Sarà una serata in cui si leggerà, si reciterà, si racconterà o solo si ascolterà, cui parteciperà anche la Compagnia degli Amici di Luca, formata da persone che hanno attraversato il coma, da attori e da volontari. In tal senso, la voce di alcuni componenti della Compagnia si unirà agli scritti riguardanti la storia di Luca – ovvero la vicenda stessa da cui è partita l’avventura della Casa dei Risvegli Luca De Nigris – e quella di quanti vorranno aderire e farsi interpreti del loro messaggio di problematiche e di speranza.
In particolare, la Compagnia parteciperà alla serata con un duplice contributo: alcuni momenti narrativi in cui, attraverso un linguaggio poetico, si racconteranno piccoli frammenti di storie, con gesti, oggetti, suoni e immagini. Inoltre si farà in modo di creare un contenitore poetico e teatrale, all’interno del quale scorreranno varie testimonianze di chi ha incontrato sul proprio cammino la malattia di un proprio caro. E tali racconti saranno interpretati direttamente da familiari e amici o, in alcuni casi, da “attori” che presteranno la loro voce, per socializzare esperienze di vita così dense di emotività.
«Si tratta – spiega Fulvio De Nigris, ideatore dell’evento – di un esperimento che altre volte abbiamo provato e che diventa utile per confrontarsi e scambiarsi testimonianze, pezzi di vita vissuta e ricostruire una storia collettiva. Questo è un modo di intendere una forma di teatro comunitario che si esprime attraverso la poetica di chi, attraverso il dolore, scopre una forma di espressione. In questi anni, tramite il numero verde degli Amici di Luca Comaiuto (800 998067), siamo stati osservatori di molte situazioni difficili ed emozionanti e nel nostro trimestrale «Gli Amici di Luca Magazine» ospitiamo molte testimonianze assolutamente indispensabili allo scambio e al processo di auto-aiuto tra famiglie. Dare ora loro la possibilità di esprimersi direttamente vuol dire anche andare incontro a quel desiderio di “parlare con loro”, di fare comunità, di dare valore all’esperienza in quel continuo desiderio di normalizzazione nelle differenze». (S.B.)
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