Lo aveva preannunciato nei giorni scorsi, la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), di voler lanciare una mobilitazione contro i tagli sulle politiche sociali, tramite una lettera aperta inviata dal suo presidente Fulvio Santagostini al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (la si legga nel nostro sito cliccando qui).
E ora l’organizzazione che rappresenta oltre duecento associazioni lombarde di persone con disabilità e dei loro familiari e che costituisce la componente regionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha fissato anche una data, quella cioè di giovedì 19 maggio (ore 11), per un presidio a Milano, in Piazza Duca D’Aosta, davanti al Pirellone, nota sede della Regione Lombardia.
In un nuovo comunicato – ove vengono resi noti i termini della manifestazione di protesta – la LEDHA ribadisce una serie di dati già esposti nella precedente lettera al presidente Formigoni. «A livello nazionale – si legge nella nota – i finanziamenti per i servizi sociali sono passati dai 2 miliardi e 527 milioni di euro del 2008 ai 545 milioni di euro previsti per il 2011, pari a un taglio di oltre l’87%. In Lombardia, poi, nel 2011 i Comuni devono già fare i conti con una riduzione complessiva di 35 milioni di euro di trasferimenti per il settore sociale e nel prossimo 2012 il taglio delle risorse diventerà ancora più drammatico, con un’ulteriore riduzione di non meno 110 milioni di euro. Questo significa sostanzialmente l’affossamento dei servizi di assistenza domiciliare, dei progetti di vita indipendente, dei servizi diurni e delle comunità alloggio e significa che da oggi tutti i servizi sociali rivolti alle persone con disabilità, come quelli rivolti agli anziani, ai minori e alla generalità dei cittadini sono messi in discussione».
La LEDHA invita quindi le associazioni, le persone con disabilità e i loro familiari, le organizzazioni dei lavoratori e quelle di tutela dei cittadini e dei consumatori, ad aderire alla manifestazione del 19 maggio, per chiedere «al Governo di ripristinare il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e quello per la Non Autosufficienza e contemporaneamente di procedere alla definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale; alla Giunta Regionale Lombarda di appoggiare le richieste delle associazioni a livello nazionale e di impegnarsi a compensare con risorse proprie i tagli previsti per il 2011 e 2012, garantendo le risorse necessarie alle Amministrazioni Comunale per finanziare i servizi in atto; ai Comuni Lombardi di destinare risorse proprie per garantire i servizi sociali».
«Non vogliamo – è la conclusione del comunicato – che il welfare si trasformi in carità, ma che sia uno dei motori dello sviluppo del nostro territorio. E chiediamo che a tutte le persone con disabilità sia riconosciuto il diritto di poter contribuire attivamente alla crescita, sociale, civile ed economica del nostro Paese». (S.B.)