Sette anni di ragazzi Down al timone

Integrare la metodologia utilizzata nei corsi di educazione all’autonomia, con l'ampio ventaglio di possibilità offerte dalla pratica velica: è questa l'essenza di "Ragazzi Down al timone", il bel progetto promosso dall'AIPD di Roma (Associazione Italiana Persone Down), la cui settima edizione prenderà il via il 10 maggio, proseguendo per tutto il mese e anche nella prima settimana di giugno

Una delle persone partecipanti al progetto «Ragazzi Down al timone»Partirà martedì 10 maggio la settima edizione di Ragazzi Down al timone, progetto legato ai percorsi per l’autonomia della Sezione di Roma dell’AIPD (Associazione Italiana persone Down).
Due equipaggi di otto ragazzi ciascuno inizieranno dunque il loro corso di perfezionamento che durerà tutto il mese di maggio e la prima settimana di giugno. Per otto di loro sarà la prima esperienza su una barca a vela d’altura, mentre i ragazzi del secondo gruppo (giunti al terzo anno di corso) hanno già beneficiato dell’esperienza lo scorso anno [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].
Entrambe le imbarcazioni, poi, che si chiamano La Poste e Ainez, partiranno dalla costa laziale (la prima il 12 giugno da Civitavecchia e la seconda da Fiumicino il 22 giugno) e toccheranno le isole dell’arcipelago toscano e l’Elba.

Il tratto distintivo di questo progetto risiede nella possibilità di integrare la metodologia utilizzata dall’AIPD nei corsi di educazione all’autonomia, con l’ampio ventaglio di possibilità offerte dalla pratica velica. In questa prospettiva, infatti, i ragazzi si occuperanno in prima persona di tutti gli aspetti della gestione della vita in comune in barca: la spesa e l’organizzazione dei viveri in cambusa, i rifornimenti, il tracciare la rotta sulla carta navale, la partecipazione ai turni di guardia al timone, la collaborazione in cucina, l’aggiornamento del diario di bordo, le manovre di ormeggio e così via.
Il protagonismo e soprattutto la capacità di integrare le proprie competenze con quelle del resto del gruppo sono quindi le linee guida che hanno fatto di Ragazzi Down al timone un’idea vincente.
«Ma l’iniziativa – sottolinea Daniele Castignani, che ne è il responsabile – vuole anche sensibilizzare la popolazione delle diverse località toccate durante lo svolgimento del progetto alla socializzazione con le persone disabili. Ragazzi Down al Timone è un percorso educativo che si fonde armonicamente con un corso di vela: si impara sì a navigare – con i ragazzi che fin dalla prima uscita in mare stanno dietro al timone -, ma anche a condividere e a rispettare gli spazi degli altri, a cucinare e a mantenere in ordine le proprie cose. Si impara soprattutto a collaborare in una situazione estrema per tutti. La barca a vela, del resto, è un “generatore naturale” di conflitti e se non si impara a coordinarsi e non ci si rispetta, superando le difficoltà interpersonali, la barca “non si muove” e non si può raggiungere alcuna meta».

Ragazzi Down al timone ha durata triennale e accompagna gli allievi all’apprendimento della vela attraverso un percorso completo e progressivo: a partire dalle piccole derive fino alla navigazione d’altura.
In questo 2011, ci si avvale della collaborazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Velambiente, composta da un gruppo di marinai, biologi e naturalisti che hanno unito le loro singole competenze e professionalità per uno sforzo congiunto nel campo del turismo nautico ecosostenibile e dell’educazione ambientale. In particolare, Velambiente propone crociere e progetti caratterizzati da attività di scoperta della natura e di avvicinamento alla barca a vela.
Da segnalare, in conclusione, che l’esperienza di quest’anno verrà filmata, portando alla realizzazione di un documentario in quattro puntate dedicato al progetto. (Ufficio Stampa AIPD di Roma)

Un ampio approfondimento su Ragazzi Down al timone è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: AIPD di Roma, tel. 06 89016450-1-3, danielecastignani@aipd.com, info@aipd-roma.it.
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