13 maggio, festa del lavoro re-inventato

Un evento, quello del 13 maggio a Roma, denominato "Verso la deistituzionalizzazione e l'inclusione socio-lavorativa" e dedicato a Franco Basaglia, nello stesso giorno in cui, trentatré anni fa, venne approvata la nota Legge 180, che abolì i manicomi. Lo scopo principale dell’incontro è quello di discutere sul futuro che la società intende proporre alle persone con sofferenza mentale e in particolare a quei trecentottantotto internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani che, non essendo "socialmente pericolosi", potrebbero essere dimessi, ma rimangono lì per assenza di alternative

Franco BasagliaCome il 1° maggio è la festa dei lavoratori, così il 13 maggio – giorno che nel 1978 segnò l’approvazione della celebre  Legge 180/78 – sarà la “festa del lavoro re-inventato”, dedicata a Franco Basaglia e all’attualità del suo pensiero che, attraverso l’abolizione dei manicomi, ha innescato un processo di evoluzione culturale della nostra società contro il vecchio stereotipo che vedeva la persona innanzitutto “malata mentale” e quindi soggetto pericoloso per la società, da rinchiudere in “luoghi sicuri”, veri e propri “lager”, nei quali l’unico destino era quello di una vita di sofferenze e senza futuro alcuno.

Si terrà quindi proprio venerdì 13 maggio a Roma (Nuovo Cinema Aquila, Via l’Aquila, 68, ore 14) l’evento denominato Verso la deistituzionalizzazione e l’inclusione socio-lavorativa, promosso da Psichiatria Democratica, con l’adesione e la collaborazione del Presidio del Lazio (Centro Servizi Regionale per l’Autonomia e le Diverse Abilità) e dello stesso Nuovo Cinema Aquila di Roma – sede dell’iniziativa – tutte realtà da sempre ferme sostenitrici dell’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità e con sofferenza mentale.
Nel corso della giornata si discuterà sul futuro che la società intende proporre a quelle persone con sofferenza mentale e in particolare a quei trecentottantotto internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani che, non essendo “socialmente pericolosi”, potrebbero essere dimessi, ma rimangono lì per assenza di alternative.
Su tali prospettive, anche la cooperazione integrata regionale del Lazio – per l’occasione rappresentata dal Gruppo Co.In. (Cooperative Integrate) e dal Consorzio Sol.Co. (Solidarietà e Cooperazione) – può e vuole essere protagonista, proponendo alle Istituzioni, al mondo del privato e del privato sociale, chiamate a intervenire, un percorso condiviso, con l’obiettivo di realizzare un modello unico a livello nazionale, esportabile e replicabile in ogni altro territorio. (Andrea Venuto)

Il programma completo dell’evento è disponibile cliccando qui. Per ogni ulteriore informazione: tel. 06 5706068, segreteria@presidiolazio.it.
Share the Post: