Il nostro hip hop in carrozzina

di Claudio Arrigoni*
«Chi ha disabilità non deve sentirsi solo. Vogliamo cambiare il modo in cui le persone pensano alla disabilità e mostrare a tutti quello che possiamo fare, invece di concentrarci su ciò che non possiamo»: a dirlo è Chelsie Hill, insegnante di ballo in carrozzina, che negli Stati Uniti ha fondato le Rollettes, compagnia di danza divenuta famosa nel mondo, formata da ballerine che sublimano l’hip hop anch’esse in carrozzina e che nel maggio scorso si sono per la prima volta esibite in Italia, al “Festival delle Abilità Differenti”, ottenendo un grande successo
Le Rollettes
Il gruppo delle Rollettes, ballerine in carrozzina

Chelsie amava il ballo.«Danzare – dice – era la cosa che mi interessava di più. A 5 anni ero già impegnata in gare nazionali». Ma il destino spesso sembra avere altre idee. Stava diventando una ballerina professionista. Un’auto guidata da un amico con troppo alcool in corpo, lo scontro contro un albero, la spina dorsale spezzata. Fine dei sogni.
Almeno così sembrava. Perché poi Chelsie Hill è diventata insegnante di ballo usando la carrozzina. E ha fondato le Rollettes, compagnia di danza divenuta famosa nel mondo, formata da ballerine che sublimano l’hip hop in sedia a rotelle. «Amo ognuna di loro – sottolinea Chelsea -, siamo come sorelle. Lungo il mio percorso ho conosciuto molte persone differenti che hanno mantenuto la mia grande passione per la danza. Incontrarle mi ha mostrato che i sogni possono diventare realtà. Più di un semplice team: noi siamo una famiglia».

Il gruppo di danzatrici, tutte in carrozzina, nate in sordina a Monterey in California, si è imposto in spettacoli e show televisivi: «Chi ha disabilità non deve sentirsi solo. Vogliamo cambiare il modo in cui le persone pensano alla disabilità e mostrare a tutti quello che possiamo fare, invece di concentrarci su ciò che non possiamo». Dal 2017, il gruppo è cresciuto con il trasferimento a Los Angeles.

Nel maggio scorso le Rollettes sono state per la prima volta in Italia, alla XXI edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, svoltosi in Emilia Romagna, tra Carpi, Bologna Correggio, Pavullo e Riccione. E con grande successo, vi hanno presentato la campagna Be Boundless “Rise Up” – che più o meno significa “Sollevati, senza limiti” – con un’orchestra dal vivo. Qualcosa che non avevano mai fatto.
Sono state la grande novità di una manifestazione – intitolata quest’anno Pezzi Unici -, unica per struttura e durata, che pone l’attenzione prima di tutto alla persona e che supporta il talento di tutti gli ospiti offrendo laboratori e attività dove ciascuno esprime le proprie capacità attraverso l’arte, la musica, il teatro, la danza, il cinema e ogni altra forma d’arte sperimentale.

Estratto da un testo già apparso nella Sezione Buone notizie di «Corriere della Sera.it». Per gentile concessione.

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