«Museo per tutti a Palazzo Altemps è un progetto di stupore perché apre gli occhi, la mente e l’anima a un tipo di pubblico che solitamente non vive mai la bellezza dell’arte»: lo ha dichiarato Carlo Riva, direttore dell’Associazione L’abilità di Milano, durante l’incontro che ha coinciso con l’avvio del progetto Museo per tutti. Accessibilità museale per persone con disabilità intellettiva anche presso Palazzo Altemps a Roma, splendido esempio di architettura rinascimentale che è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano, insieme alle Terme di Diocleziano, alla Cripta Balbi e al Palazzo Massimo.
Ideato dallo stesso Carlo Riva, Museo per tutti, come abbiamo ampiamente riferito a suo tempo, è un’iniziativa dell’Associazione L’abilità, in collaborazione con la Fondazione De Agostini, «grazie alla quale – com’era stato spiegato a suo tempo – si punta a costruire percorsi e strumenti specifici all’interno dei musei coinvolti, al fine di rendere il patrimonio culturale fruibile anche alle persone, sia bambini sia adulti, con disabilità intellettiva. Il tutto sviluppando linee guida e moduli operativi applicabile anche da altri musei, con le rispettive proposta educative. Al termine dell’intero percorso, inoltre, il progetto rientrerà in maniera permanente all’interno delle realtà museali che avranno aderito all’iniziativa, con la finalità di renderlo esportabile in qualsiasi altro luogo d’arte o di cultura».
Anche a Palazzo Altemps, dunque, le persone con disabilità intellettiva, adulti e bambini, potranno godere della collezione presente nella struttura, attraverso un percorso di visita facilitato e inclusivo (scaricabile gratuitamente a questo link).
Alla presentazione dell’iniziativa ha partecipato anche Alberto Bonisoli, ministro per i Beni e le Attività Culturali, che ha dichiarato come «rendere accessibile il patrimonio culturale alle persone con disabilità intellettiva sia una battaglia di civiltà da estendere a tutto il territorio nazionale».
«L’accessibilità a un museo – ha aggiunto – non si misura solamente dalla presenza o meno di barriere architettoniche e sensoriali, ma anche dalla capacità di accogliere il pubblico con disabilità intellettiva. In quest’ottica Museo per tutti è un progetto innovativo, perché considera un tipo di pubblico normalmente escluso dai luoghi della cultura».
«Palazzo Altemps – ha concluso – è un luogo di arte classica, di cultura millenaria, di mondi lontani. Fare avvicinare e comprendere la divinità e l’eroe, la bellezza e l’armonia, alla persona con disabilità intellettiva è una sfida, un impegno, un
percorso educativo che salvaguarda il diritto all’arte e alla cultura, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».
«La nostra Associazione – ha sottolineato quindi Claudio Riva – lavora da vent’anni per costruire una nuova cultura della disabilità che non può prescindere dal rendere accessibile il nostro patrimonio culturale e artistico e dal considerare centrale la sua fruizione da parte di ogni tipo di visitatore. Palazzo Altemps, dunque, può essere il luogo della rivoluzione per una nuova cultura della disabilità».
Al progetto Museo per tutti, come abbiamo via via riferito nel corso di questi anni, aderiscono già la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, Castello De Albertis a Genova, La Reggia di Venaria Reale (Torino), il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino (Firenze) e il Museo degli Innocenti a Firenze.
Entro il mese di giugno del 2020, inoltre, anche le altre menzionate sedi del Museo Nazionale Romano saranno rese accessibili alle persone con disabilità intellettiva. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@labilita.org.
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