Quando si parla di strutture accessibili, vengono in mente luoghi messi a disposizione di persone “con bisogni speciali”, in modo che possano fruire di tutti i servizi senza incontrare ostacoli o barriere. Il concetto di autonomia prevede tuttavia anche una condizione di sicurezza e comfort, per un servizio davvero fruibile per tutti. Ma come inserire questi luoghi in una “rete” accessibile (alberghi, ristoranti, musei)?
Ne abbiamo parlato con William Del Negro, ideatore del progetto Will Easy, che verifica la compatibilità delle strutture e dei servizi in base alle esigenze delle persone.
Del Negro è una persona con disabilità motoria, condizione, però, che non gli ha creato grossi problemi e che ha trasformato in un’opportunità. Di necessità virtù, come si suol dire.
«Da grande appassionato di viaggi – spiega – avevo spesso la necessità di avere informazioni per scegliere meglio un albergo piuttosto che un luogo; non è stato sempre facile, ad esempio sapere a che altezza fossero gli interruttori, se ci fosse la vasca oppure la doccia, tutti dettagli per me importanti, per trasformare il viaggio in un percorso adeguato alle mie esigenze. In un certo senso la mia condizione di disabilità mi permette di guardare il mondo con occhio “clinico”, attento alle necessità che ognuno ha. Da qui è nato un progetto, partendo appunto dall’esigenza di avere informazioni, ben consapevole che su internet ci sono recensioni e strumenti “soggettivi”, per conoscere le esperienze di viaggio, ma c’è poco di “oggettivo” e questo dato non è molto facile da ricercare. Ho quindi studiato per creare un database con informazioni tecniche, oggettive, verificando le misure dei servizi offerti, e dando a chiunque la possibilità di rilevare questi dettagli, con una piattaforma di rilevazione guidata, l’App Will Easy».
L’idea, dunque, di mappare i luoghi e di inserirli in un motore di ricerca, coinvolgendo il maggior numero di strutture pubbliche o private, permette di stabilire il reale grado di accessibilità rispetto alle esigenze dell’utente, che può essere una persona con disabilità, ma anche un anziano, una mamma con il passeggino, una persona con celiachia, con diabete… Una persona, insomma, con particolari necessità.
Una prima sperimentazione è partita dal Comune di Lignano Sabbiadoro (Udine), con la collaborazione del Consorzio Lignano Holiday, per rendere la località friulana trasparente nel fornire più informazioni possibili. Tutti i dati inseriti nella mappa interattiva permetteranno quindi di visualizzare la scheda di accessibilità e di calcolare poi il cosiddetto “punteggio di compatibilità”, «un bottone di ricerca – sottolinea Del Negro – per trovare il posto più adatto alle proprie esigenze».
William è anche uno dei fondatori di IO CI VADO, «Associazione – spiega – nata proprio per realizzare il progetto Will Easy, con la piattaforma per fare le rilevazioni. I costi di sviluppo, per altro, sono piuttosto alti e pertanto abbiamo costituito una start up innovativa con una Srl a vocazione sociale, i cui utili sono tutti reinvestiti per lo sviluppo della piattaforma. Questa si occupa di tutta la parte tecnologica, in modo da coinvolgere investitori privati che ci possano dare una mano per sviluppare il progetto e renderlo disponibile a tutte le Associazioni che vogliano fare lavori di mappatura».
L’importanza della rete, pertanto, emerge tutta dalle parole di Dal Negro, che non ha problemi a confermarlo: «Fare rete tra le varie Associazioni coordinate da IO CI VADO permetterebbe di creare un database unico, coinvolgendo le aziende private che vogliano valorizzare la propria immagine sponsorizzando la rilevazione di un luogo con un finanziamento a scopo sociale. Vedere il problema come un’opportunità, chi per senso civico, chi per interesse economico, ci consentirebbe infatti di avere un ambiente più fruibile, stimolando gli esercenti a farlo diventare un valore».
«IO CI VADO – conclude – è nata soprattutto per comunicare lo stato di fatto, per vedere quello che c’è e far capire il vantaggio connesso all’essere più fruibili, per tutti; la disabilità è una condizione, ma se l’autonomia viene meno anche a causa dell’ambiente in cui vive, vuol dire che il problema è creato dall’ ambiente e quindi far capire che un ambiente fruibile alla persona con disabilità lo è anche per una mamma con il passeggino, può portare dei vantaggi alle attività economiche che riescono in tal modo ad aumentare la propria clientela».
Patrocinato dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e in Friuli da Promoturismo, Will Easy è in fase di presentazione a livello nazionale, con vari eventi sul territorio, ed è disponibile alle aziende, ma anche agli Enti Pubblici che abbiano la necessità di uno strumento utile a mappare il loro territorio, rendendo così i punti strategici accessibili a tutti. Vien da pensare, ad esempio, alla mappatura dei parcheggi per disabili con la geolocalizzazione, per verificarne il corretto utilizzo.
Per ogni ulteriore informazioni e per approfondimenti: accedere ai siti di Will Easy e dell’Associazione IO CI VADO.
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