Campagne denigratorie mediatiche e politiche, tagli ai fondi per le politiche sociali, la non autosufficienza e la famiglia, mancata ridefinizione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e mancata definizione dei LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali): sono solo alcuni degli aspetti critici evidenziati durante l’Assemblea Annuale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intelletiva e/o Relazionale), svoltasi a Rapallo (Genova) il 14 e 15 maggio 2011, che hanno portato l’Associazione a proclamare – anche ad ulteriore sostegno della mozione generale approvata dal Congresso di Cagliari della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) del marzo scorso [se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.] – lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e loro famiglie in Italia e ad istituire unità di crisi a livello nazionale, regionale e locale con conseguente stato di mobilitazione cui sono chiamate a partecipare le persone con disabilità, le famiglie socie, gli operatori, i volontari e la generalità dei Cittadini.
«A più di due anni dalla ratifica italiana della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità [tramite la Legge 18/09, N.d.R.], possiamo affermare – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – che la situazione non è affatto migliorata, ma, anzi, sta continuando a peggiorare costantemente. Le persone con disabilità e le loro famiglie sono state lasciate sole dallo Stato e dalle Istituzioni e sono ora in una condizione critica, che mette a rischio l’esigibilità dei loro diritti, proponendo servizi sempre più scarsi e più costosi a livello di compartecipazione, senza contare i numerosi attacchi mediatici che hanno dovuto e devono fronteggiare quotidianamente».
«Si sta innescando – prosegue Speziale – un processo che vede schiacciare la dignità di persone e famiglie che dovrebbero invece essere supportate maggiormente. Per questo l’ANFFAS ha deciso di dichiarare lo stato di crisi e di promuovere una mozione che ha indirizzato a tutti gli organi e i rappresentanti politici e istituzionali. Auspichiamo a questo punto un riscontro positivo, ma siamo pronti a una grande mobilitazione e a manifestare pubblicamente, per portare avanti i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
Queste le richieste sostanziali della mozione generale approvata dall’Assemblea Nazionale dell’ANFFAS di Rapallo:
– ripristino delle risorse a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, a partire dal Fondo Nazionale sulle Politiche Sociali e dal Fondo Nazionale sulla Non Autosufficienza;
– revisione dei livelli essenziali sanitari e sociosanitari fissati nel 2001 [DPCM del 29 novembre 2001, N.d.R.] e definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali;
– predisposizione di indicazioni programmatiche pluriennali in materia di politiche rivolte alle persone con disabilità;
– omogenizzazione a livello nazionale dei criteri di compartecipazione al costo dei servizi, nel rispetto del principio dell’evidenziazione della situazione economica del solo assistito e del contributo economico simbolico e sostenibile;
– revisione del sistema degli accertamenti dell’invalidità civile, stato di handicap e disabilità, come previsto dall’articolo 24 [“Delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo”, N.d.R.] della Legge 328/00 e rivisitazione del piano straordinario delle visite, con la consultazione delle Associazioni al fine di individuare le strategie per migliorare il sistema;
– ripristino dei pagamenti delle prestazioni senza alcun ritardo per la gestione dei servizi;
– nuova convocazione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità (istituito con la Legge 18/09 e convocato ad oggi una sola volta nel dicembre del 2010). (Roberta Speziale)
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