Nata quale diretta prosecuzione dell’esperienza condotta dal Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, di cui anche il nostro giornale ha seguito in questi anni le iniziative, l’Associazione Vita Indipendente delle Persone con Disabilità Marche, o più semplicemente AviMarche, si è costituita come Associazione di Promozione Sociale il 24 luglio scorso. Ne parliamo qui di seguito con il presidente Angelo Larocca.
Quali sono le caratteristiche della nuova Associazione?
«È apartitica, svolge attività di volontariato attraverso le prestazioni personali spontanee e gratuite dei suoi volontari associati e persegue, senza scopi di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, orientate a: diffondere la conoscenza del diritto alla Vita Indipendente delle persone con disabilità, al fine di permettere loro di richiedere e ottenere concretamente l’assistenza personale autogestita; operare con determinazione affinché le persone con disabilità che hanno necessità di assistenza personale e scelgono di fare Vita Indipendente possano raggiungere effettivamente queste possibilità.
L’AviMarche è nata altresì ad opera di alcuni dei membri del Direttivo del Comitato Marchigiano per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità e sostituirà quest’ultimo entro breve, per operare in maniera ancora più efficace nella direzione del riconoscimento del diritto alla Vita Indipendente per tutte le persone con disabilità marchigiane».
Sappiamo che nello stesso giorno in cui è stata annunciata la nascita dell’Associazione vi è stato anche un incontro con i principali referenti istituzionali della Regione. Com’è andata?
«Esattamente poche ore prima che costituissimo l’Associazione, il Comitato ha incontrato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti (Bilancio, Finanze, Enti Locali e Politiche per la Sicurezza) e il dirigente del Servizio Politiche Sociali e Sport Giovanni Santarelli. Per l’occasione ci hanno annunciato l’imminente uscita di un atto utile a finanziare, dal 1° settembre prossimo, sia i 39 progetti di Vita Indipendente che erano stati attivati un anno fa e che risultavano interrotti, sia i 101 progetti delle nuove persone in graduatoria. Il fondo totale stanziato per tutti e 336 i progetti ammonterà nel 2020 a circa 3,1 milioni di euro. I rappresentanti istituzionali hanno anche aggiunto che i 336 utenti avranno i propri progetti finanziati stabilmente e non dovranno più rifare la domanda».
Quali fatti concreti sono seguiti a quegli annunci?
«Il 2 agosto è stato effettivamente emanato un provvedimento che, come è stato poi specificato in una successiva comunicazione inviataci dal presidente Ceriscioli, ha permesso di avviare i 140 progetti componenti la graduatoria riferita alla Legge Regionale 21/18 [“Interventi per la vita indipendente”, N.d.R.], ma che non erano stati ammessi a finanziamento a seguito di un precedente Decreto. Riconosciamo quindi che stavolta la Regione ha mantenuto le promesse.
Nutriamo per altro una perplessità circa un’apparente incoerenza tra ciò che è scritto nella lettera inviataci l’8 agosto a firma del Presidente della Regione, e ciò che ci è stato detto durante l’incontro del 24 luglio. Come infatti ho ricordato in precedenza, durante quell’incontro ci era stato detto che le 336 persone avrebbero ottenuto in maniera stabile il finanziamento dei loro progetti, senza dover più ripresentare alcuna domanda. Nella lettera, invece, si dice che “il contributo proseguirà fino alla scadenza della graduatoria prevista al 31/12/2020”. Cosa avverrà, quindi, dopo quella data? Ci auguriamo, pertanto, che la graduatoria venga riconfermata, diventando uno stabile elenco di persone che avranno diritto a ricevere il contributo fintantoché esse continueranno a possedere i requisiti di accesso.
Sempre nel corso dell’incontro del 24 luglio avevamo anche chiesto al presidente Ceriscioli di assumersi un impegno, di adoperarsi cioè in prima persona per l’organizzazione, nei tempi più rapidi possibili, delle iniziative di formazione agli operatori delle Unità Multidisciplinari e Multiprofessionali, avviate con un seminario all’inizio del mese di marzo scorso, allo scopo di far meglio comprender loro la filosofia della Vita Indipendente e di far loro acquisire una migliore capacità di predisporre correttamente i progetti».
Quali saranno i prossimi passi dell’AviMarche?
«Contiamo di costituire un’Agenzia per la Vita Indipendente, che implementerà le Azioni di Sistema previste dai quatro Ambiti Territoriali Sociali (Ancona, Falconara, Pesaro e Macerata) che le hanno inserite nei loro Progetti di Sperimentazione Ministeriale per la Vita Indipendente (annualità 2018), vale a dire: formazione e informazione agli utenti, agli operatori degli Ambiti Territoriali, agli assistenti e alle famiglie, tramite incontri anche a domicilio; seminari e/o workshop informativi per la collettività; coordinamento e monitoraggio. Le Azioni di Sistema inizieranno il 1° ottobre prossimo e si protrarranno per dodici mesi». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Comitato.Marchigiano.VI@gmail.com.
Articoli Correlati
- Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità «Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo - scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore - verrà rafforzata la voce delle persone…
- La crisi mondiale e le politiche di inclusione: i servizi di sostegno Dopo la povertà e il welfare, sono questa volta i servizi di sostegno al centro del nuovo approfondimento curato in esclusiva per il nostro sito da Giampiero Griffo, per diffondere…
- Donne e minori con disabilità: cosa dovrebbe esserci nel Terzo Programma d'Azione Nell’ampio e importante approfondimento che presentiamo oggi, Giampiero Griffo dettaglia una serie di specifiche linee di azioni che dovrebbero essere inserite nel nuovo Programma d’Azione dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle…