Il rispetto dei diritti dei disabili viaggia di pari passo al rispetto della legalità

A dichiararlo è il presidente dell'attiva associazione napoletana Tutti a Scuola, che aggiunge: «È con questo spirito che intendiamo declinare la parola legalità: nella difesa ostinata dei diritti e nella denuncia costante alle autorità competenti delle violazioni». Ed è stata proprio un'associata di Tutti a Scuola a denunciare un medico legale - arrestato in flagrante mentre intascava la tangente - che sembra avesse chiesto 500 euro per sbloccare la pratica INPS relativa all'indennità di accompagnamento della figlia con disabilità. Ora la Magistratura accerterà naturalmente la fondatezza della denuncia, ma per il momento non ci sembra certo un fatto di poco conto, soprattutto in un'epoca in cui la cosiddetta "caccia ai falsi invalidi" è stata concepita, pubblicizzata e condotta in modo tale da colpire soprattutto gli invalidi veri!

Dito puntato in primo piano. Sullo sfondo viso sfuocato di un uomo«Arrestato in flagrante un medico legale – leggiamo in una breve nota di «Corriere della Sera.it», ripresa da un lancio ANSA e riprodotta da numerosi altri organi di informazione -, consulente del Tribunale di Napoli, incaricato di visitare una bambina disabile. A denunciarlo, una mamma-coraggio dell’associazione ‘Tutti a scuola‘». «Il medico – conclude la nota – aveva chiesto 500 euro per sbloccare la pratica Inps relativa all’indennità di accompagnamento. Ma la mamma della bimba si è rivolta ai carabinieri, che hanno arrestato il medico mentre intascava la tangente. In manette anche l’avvocato che faceva da intermediario».

«Sarà il magistrato – commenta Antonio Noccchetti, presidente dell’attivissima associazione napoletana Tutti a Scuola – a stabilire, a questo punto, la fondatezza della nostra denuncia. Se essa, come auspichiamo, sarà sancita da una sentenza definitiva, ci troveremo di fronte a un’odiosa e ripugnante vicenda che colpisce i nostri figli più deboli».
«Insieme ai nostri associati – conclude Nocchetti – siamo consapevoli che il rispetto dei diritti dei disabili viaggia di pari passo al rispetto della legalità ed è con questo spirito che intendiamo declinare la parola legalità: nella difesa ostinata dei diritti e nella denuncia costante alle autorità competenti delle violazioni».
E non è poco, ci sembra, in un’epoca in cui sembra che una delle principali panacee per i mali dell’Italia sia la cosiddetta “caccia ai falsi invalidi”, concepita, però, pubblicizzata e condotta in modo tale da colpire soprattutto gli invalidi veri! (S.B.)

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