Noi, persone con disabilità, vogliamo vivere bene!

«Noi, persone con disabilità, vogliamo vivere bene: abbiamo gli stessi diritti delle altre persone e dobbiamo poter godere delle stesse opportunità e delle stesse responsabilità di cui godono tutti. Oggi non è ancora così»: incomincia così il “Manifesto di LEDHA per la Voce delle Persone con Disabilità”, presentato dalla Federazione lombarda LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), durante il convegno organizzato per il quarantennale dalla propria fondazione. In tale occasione, la LEDHA ha presentato anche il testo di una Proposta di Legge Regionale per la Vita Indipendente

Giovane donna con disabilità alla finestra insieme a un amico«Noi, persone con disabilità, vogliamo vivere bene: abbiamo gli stessi diritti delle altre persone e dobbiamo poter godere delle stesse opportunità e delle stesse responsabilità di cui godono tutti. Oggi non è ancora così. Noi, persone con disabilità che viviamo in Lombardia, rivendichiamo il diritto di poter vivere e partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, con la stessa libertà di scelta di tutti. Oggi non è ancora così».
Incomincia così il Manifesto di LEDHA per la Voce delle Persone con Disabilità (a questo link ne è disponibile il testo integrale), presentato a Milano durante il convegno LEDHA: da 40 anni voce delle persone con disabilità, organizzato da quella che oggi è la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la LEDHA appunto (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), in occasione del quarantesimo anniversario della propria fondazione (si legga anche, sulle nostre pagine, la presentazione del convegno).

«Accessibilità degli spazi pubblici – spiegano dalla LEDHA -, diritto a poter scegliere dove e con chi vivere, diritto di poter contare su tutta l’assistenza e la cura necessaria, senza per questo rischiare di essere vittime di segregazione: sono questi alcuni dei temi al centro del nostro Manifesto, ove si sottolinea anche l’impegno delle persone con disabilità a mettere a disposizione “le nostre risorse e tutte le nostre energie”, senza spendere più di quanto sia giusto e previsto dalla legge per accedere ai servizi».

«Abbiamo voluto mettere il Manifesto al centro di questo appuntamento per i 40 anni della LEDHA – ha dichiarato il presidente Alessandro Manfredi – perché riteniamo che ancora oggi, anche in Lombardia, i diritti delle persone con disabilità non siano pienamente rispettati. Per questo motivo è necessario ribadire che tutti i diritti delle persone con disabilità devono essere, semplicemente, rispettati. Da ogni persona, da ogni organizzazione e da ogni istituzione».
«Con questo Manifesto – ha aggiunto Alberto Fontana, già presidente della LEDHA e oggi membro del Consiglio Direttivo – vogliamo ribadire la centralità delle persone e rivendicare il pieno diritto alla libertà di scelta: le politiche e le risorse destinate alle persone con disabilità devono rispettare la nostra volontà e i nostri progetti. Dobbiamo, ad esempio, poter scegliere dove e con chi vivere».

Per ottenere quest’ultimo risultato, però, è necessario un cambio di paradigma, quello che è al centro della Proposta di Legge Regionale per la Vita Indipendente, presentata anch’essa dalla LEDHA, durante il convegno di Milano, testo che verrà ora discusso all’interno della Federazione, per arrivare a una visione condivisa da poter poi presentare ufficialmente.
«La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – ha spiegato Giovanni Merlo, direttore della LEDHAè Legge dello Stato ormai da dieci anni [Legge 18/09, N.d.R.] e l’articolo 19 di essa afferma il diritto alla vita indipendente. Ma ancora oggi questo diritto non viene garantito a tutte le persone con disabilità e non può contare su risorse economiche adeguate. Con questo Progetto di Legge Regionale, vogliamo ribaltare alcuni punti di vista consolidati, chiedendo innanzitutto che quello alla vita indipendente sia un diritto per tutti, indipendentemente dall’età, dalla condizione economica e dalla gravità. Inoltre chiediamo che venga messo al centro il progetto di vita del singolo e che attorno a questo si costruiscano gli interventi, mettendo a disposizione le risorse necessarie».

Al convegno hanno partecipato tra gli altri anche Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Gabriele Rabaiotti, assessore alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Milano, Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH e Marina Brambilla, prorettrice per i Servizi per la Didattica e agli Studenti nell’Università di Milano. Ha portato inoltre i propri Stefano Bolognini, assessore alle Politiche Sociali, Abitative e alla Disabilità della Regione Lombardia.

Va ricordato, infine, che gli appuntamenti promossi per il quarantesimo compleanno della LEDHA proseguiranno anche in ottobre con la minirassegna cinematografica Lo sguardo degli altri, organizzata in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana.
Tre le opere previste, Dafne di Federico Bondi (17 ottobre), Quanto basta di Francesco Falaschi (24 ottobre) e Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani (27 ottobre), tutti film che raccontano quanto sia possibile, faticoso e bello per le persone con disabilità vivere con gli altri e come gli altri.
Dal 14 al 17 novembre, inoltre, la LEDHA parteciperà alla manifestazione Bookcity Milano, con nove appuntamenti dedicati alla disabilità.
Ma avremo certamente occasione di riparlarne prossimamente sulle nostre pagine. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it (Ilaria Sesana).

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