Studenti al lavoro per migliorare la vita delle persone con disabilità

Hanno lavorato soprattutto in àmbito sportivo, ma si sono anche misurati con sistemi che favoriscano l’accessibilità a persone con disabilità motoria o l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte di persone ipovedenti. Sono i trenta studenti coinvolti nella tre giorni di “Hackathon Disabilità&Sport”, che presso la sede di Mantova del Politecnico di Milano, hanno seguito dieci progetti volti a risolvere concretamente le problematiche quotidiane delle persone con disabilità. Durante l’evento, inoltre, vi sono stati anche preziosi momenti di confronto, come l’incontro “I campioni si raccontano”
Foto di gruppo per gli studenti impegnati a Mantova nell'evento "Hackathon Disabilità&Sport"
Foto di gruppo per gli studenti impegnati a Mantova nell’evento “Hackathon Disabilità&Sport”

Realizzata nell’àmbito del percorso H-ABLE, si chiama Hackathon Disabilità&Sport la tre giorni che ha visto trenta studenti lavorare presso la sede di Mantova del Politecnico di Milano a dieci progetti volti a risolvere concretamente le problematiche quotidiane delle persone con disabilità.
L’iniziativa, organizzata nell’anno di Mantova Città Europea dello Sport 2019, è stata patrocinata dal Comune di Mantova, con l’azienda speciale For.Ma (Formazione Mantova) ed è stata sostenuto dalla Fondazione Cariverona. Vi hanno partecipato esattamente una serie di studenti del Politecnico di Milano (Polo Territoriale di Mantova), ma anche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e di quella di Brescia.

I trenta partecipanti, dunque, sono stati divisi in dieci gruppi di lavoro, ad ognuno dei quali è stato richiesto di mettersi all’opera per il superamento di una diversa problematica legata alla disabilità (nel box in calce vi è l’elenco dei dieci progetti).
La giuria composta da Adriana Nepote, assessore del Comune di Mantova, coorganizzatrice dell’Hackathon H-ABLE Disabilità&Sport, Andrea Scappi, direttore di For.Ma, Giuseppe Faugiana, delegato CONI di Mantova, Enrico Bassi, coordinatore del FabLab milanese OpenDot e partner del progetto Made4You e Andrea Poltronieri, project manager del Laboratorio LTO Mantova, ha decretato i gruppi vincitori.
Il primo premio è andato quindi ad Adeguamento della pista di atletica ad uso degli ipovedenti con utilizzo di app e sensori (Giulia Di Mario, Giovanna Bozzini e Riccardo Morandi), il secondo ad Adeguamento della nuova sede per l’associazione ASD Verso (Francesca Raimondi e Annalisa Raffagnato) e il terzo a Sistema di sollevamento per favorire la salita a cavallo da parte di persone in carrozzina (Marica Rago, Giulia Zavaglio e Marco Moroni). Una menzione, infine, vi è stata anche per Realizzazione di una app che si interfacci con i mezzi pubblici per un uso più agevole da parte di persone ipovedenti, in particolare per autobus (Shvets Stanislav, Valeria Lualdi e Alex Daniel Costa).
Tutti gli elaborati realizzati, per altro, sono stati poi esposti all’interno della Notte dei Ricercatori 2019 e una giuria ha selezionato tre team vincitori ai quali sono stati assegnati dei premi (rispettivamente 1.500, 1.000 e 500 euro), che potranno anche essere reinvestiti per la post-produzione.

La tre giorni di Mantova ha in realtà unito momenti di lavoro ad altrettanti di confronto. In particolare, durante la prima giornata, il 25 settembre, si è tenuta la conferenza I campioni si raccontano, aperta alla cittadinanza e moderata da Web Radio 5.9, con le testimonianze di Giancarlo Masini, campione di ciclismo paralimpico, Francesco Messori, capitano della Nazionale di Calcio Amputati e Fabio Merlino, capitano dei Macron Warriors Viadana di hockey in carrozzina.
All’incontro erano presenti anche Mattia Palazzi, sindaco di Mantova e Francesca Zaltieri, consigliera della Provincia di Mantova.
In generale, comunque, hanno partecipato ai momenti di confronto sulla scelta dei temi proposti anche il CSI (Centro Sportivo Italiano), l’UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), e le organizzazioni locali Polisportiva ANDES H, Associazione Sportiva Dilettantistica Verso e La Casa del Sole.

Da ricordare, in conclusione, che il fine ultimo del percorso H-ABLE è attivare a Mantova un laboratorio di produzione per la disabilità, dove professionisti, cittadini, associazioni ed enti possano lavorare insieme per progettare in favore delle esigenze sanitarie e di vita quotidiana delle persone con disabilità. (S.B.)

I progetti su cui hanno lavorato i trenta studenti durante la tre giorni di Mantova:
1.
Bicicletta componibile con carrozzina per essere adattata a diverse disabilità.
2. Bicicletta studiata per una persona con lesione midollare.
3. Adeguamento della pista di atletica ad uso degli ipovedenti con utilizzo di app e sensori.
4. Realizzazione di una app che si interfacci con i mezzi pubblici per un uso più agevole da parte di persone ipovedenti.
5. Studio di una canoa adattabile a varie tipologie di disabilità.
6. Sistema per favorire il galleggiamento e il nuoto da parte di persone con tetraplegia.
7. Accessibilità di un pontile della città di Mantova.
8. Bicicletta con funzionamento giroscopisco per favorire l’uso in equilibrio da parte di un ragazzo con atassia.
9. Adeguamento della nuova sede per l’associazione ASD Verso di Mantova.
10. Sistema di sollevamento per favorire la salita a cavallo da parte di persone in carrozzina.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla tre giorni di Mantova e sull’intero percorso H-ABLE: Martina Po (martina.po89@gmail.com).

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