Continueremo ad alzare la voce, ma saremo costretti ad abbassare le ali?

Questa l'amara immagine adottata da Pietro Barbieri, presidente della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, che certamente parteciperà in prima fila alla manifestazione di Roma del 23 giugno - indetta appunto dalla Campagna "I diritti alzano la voce", insieme al Forum del Terzo Settore, in difesa dei diritti sociali e civili, oltreché per la riforma del welfare - ma che esprime nuove preoccupazioni per le più recenti dichiarazioni del ministro Tremonti - pur ancora generiche - a proposito di revisione delle prestazioni e degli assegni sociali, nel quadro di un più vasto intervento in ambito fiscale

Particolare di occhio preoccupato di uomo calvoCome già segnalato dal nostro sito, queste settimane di diffusa mobilitazione in difesa dei diritti sociali e civili culmineranno con una manifestazione nazionale indetta a Roma per giovedì 23 giugno dal Forum del Terzo Settore e dalle associazioni aderenti alla Campagna “I diritti alzano la voce“, cui parteciperanno attivamente anche la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (se ne legga nel nostro sito cliccando qui).

«E proprio su tali temi – si legge in una nota della stessa FISH – sale in queste ore la tensione e la preoccupazione per le dichiarazioni, per ora criptiche e generiche, del ministro Tremonti, a proposito di revisione delle prestazioni e degli assegni sociali nel quadro di un più vasto intervento in ambito fiscale».
«Oltre ad alzare la voce in difesa dei diritti e contro i tagli al sociale – commenta il presidente della FISH Pietro Barbieri – siamo oramai abituati ad alzare anche il livello di attenzione, perché siamo reduci da due anni di interventi indiscriminati sulle politiche sociali per le persone con disabilità, gli anziani e le famiglie. Ora, quindi, temiamo che i tagli siano ancora più mirati e che incidano personalmente su chi ha più necessità di supporto».
«Le voci provenienti dal Ministero dell’Economia – si riferisce infatti dalla Federazione – ipotizzano interventi oltre che sulle aliquote di imposizione e sui benefìci fiscali (si pensi ad esempio a quelli sui veicoli, sui quali la FISH per prima denunciò gli abusi, ma su cui ora si teme l’ennesima “caccia alle streghe”), anche di un’azione restrittiva sulle prestazioni sociali. E le sorprese negative potrebbero essere altre».

Cresce dunque ulteriormente la preoccupazione delle associazionil, che già da tempo rimarcano la cancellazione progressiva del Fondo per le Politiche Sociali – dal 2012 – e di quello per la Non Autosufficienza (già da quest’anno), oltre che di altri interventi a favore delle famiglie.
«Il clima, i toni, il linguaggio usati da Tremonti – aggiunge Barbieri – ci ricordano fastidiosamente quanto già accaduto nel 2010 in occasione della Manovra Correttiva e della Legge di Stabilità: una retrazione di consistenza mai vista dei finanziamenti alle politiche sociali. Pertanto, se queste sono le premesse, i diritti continueranno ad alzare la voce, ma saranno costretti, definitivamente, ad abbassare le ali».

Ci sarà quindi un nuovo motivo di mobilitazione, per l’appuntamento del 23 giugno, cui la FISH dichiara di voler affiancare «un costante monitoraggio delle intenzioni del titolare del Ministero dell’Economia». (S.B.)

Ufficio Stampa FISH, tel. 06 78851262, ufficiostampa@fishonlus.it.
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