Sono partiti il 30 settembre da Aosta e stanno percorrendo in bicicletta la Via Francigena fino a Roma. I fratelli Renato e Alessandro Martin di Jesolo (Venezia) non sono nuovi a imprese del genere. Nel 2018 sulle due ruote avevano pedalato su tutta la Via Francigena del Nord, quella che da Canterbury, in Inghilterra, arriva al confine tricolore del Passo del Gran San Bernardo. Ora è la volta di altri mille chilometri in terra italiana. Per loro l’antica via di pellegrinaggio è il tragitto ideale per diffondere il progetto CorreVoce dell’AIMUSE (Associazione Italiana Mutismo Selettivo).
Il mutismo selettivo è una reazione a un forte stato emotivo legato all’ansia sociale che blocca la parola. «Il disturbo è poco conosciuto – afferma Elisa Marchio, presidente dell’AIMUSE – ma colpisce parecchi bambini, impedendo loro di parlare con persone che non appartengono alla stretta cerchia familiare. Nonostante vogliano farlo, i bambini muto-selettivi non riescono a parlare fuori casa o in presenza di estranei, si bloccano, e ciò avviene in particolare in luoghi pubblici come ad esempio l’asilo o la scuola».
L’AIMUSE offre un supporto ai genitori e agli insegnanti di bimbi che soffrono di questa patologia, perché se non si interviene precocemente, il problema si protrae nella vita adulta.
In particolare CorreVoce è un progetto creato quest’anno, in occasione del decennale dell’Associazione, nata a Torino nel giugno del 2009, per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da mutismo selettivo. Si tratta della prima organizzazione in Italia ad avere come missione primaria quella di diffondere la conoscenza di questo disturbo e di fornire un sostegno alle famiglie.
«Con la nostra attività – aggiunge Marchio – intendiamo anche sensibilizzare e stimolare la comunità scientifica e accademica per creare, attraverso il confronto con esperienze straniere, un circuito di professionisti e di studiosi in grado di suggerire adeguate terapie d’intervento».
Oggi l’Associazione ha sede a Milano, ma è presente su tutto il territorio nazionale attraverso propri referenti regionali e ha un presidio anche nella Svizzera italiana.
«La nostra idea – spiegano Renato e Alessandro Martin – è di collegare il cammino a una serie di seminari e convegni in condivisione con l’AIMUSE, fino all’arrivo a Roma il 13 ottobre».
CorreVoce ha ottenuto il patrocinio dell’AEVF (Associazione Europea Via Francigena) che ha concesso l’uso del marchio raffigurante il pellegrino medievale con il Bordone, ovvero il bastone di legno utilizzato un tempo lungo il percorso per sostenersi e difendersi. E i due fratelli in bici hanno anche la “spinta” dei concittadini di Jesolo, che seguono con entusiasmo il loro viaggio tappa dopo tappa.
Il presente testo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Mutismo Selettivo, mille km di pedalata sulla via Francigena per battere il silenzio”). Viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.
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