Cosa insegnano i vissuti delle persone? Cosa insegnano le storie di vita alla comunità territoriale? E cosa insegnano ai servizi? Quali sono i bisogni, i desideri, quali i percorsi per l’inclusione?
Ruotano attorno a questi quesiti i due interessanti incontri proposti nelle Marche dal Gruppo Solidarietà, intitolati Disabilità e legami di comunità e Disabilità e servizi di comunità, il primo dei quali svoltosi il 25 ottobre, mentre il secondo è in programma per venerdì 6 dicembre presso la Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini (Ancona). Il tutto a comporre un percorso unitario, denominato Le storie di vita insegnano.
«Si tratta di due seminari – spiegano dal Gruppo Solidarietà – organizzati per aprire alla cittadinanza, agli operatori dei servizi, ai volontari delle associazioni, ai familiari e alle persone con disabilità, una riflessione a partire dal materiale narrativo raccolto dalla nostra organizzazione attraverso le storie di vita delle persone con disabilità e delle famiglie e grazie a quanto prodotto in dieci anni di incontri del nostro Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per familiari».
A condurre i due incontri sono state invitate figure di assoluto prestigio e autorevolezza a livello nazionale. Per il 25 ottobre è stato Carlo Francescutti, dirigente del Coordinamento Socio Sanitario e responsabile del Servizio di Integrazione Lavorativa dell’Azienda Sanitaria n. 5 di Pordenone, per il 6 dicembre sarà Cecilia Marchisio del Centro Studi DiVi dell’Università di Torino (Centro Studi Interdipartimentale per i Diritti e la Vita Indipendente), della quale abbiamo tra l’altro recentemente presentato il libro Percorsi di vita e disabilità. Strumenti di coprogettazione.
Il titolo del seminario condotto da Marchisio è Disabilità e servizi di comunità, incontro durante il quale si porrà appunto attenzione al sistema dei servizi, quale complessa rete di supporto ai percorsi di vita delle persone con disabilità. In tal senso le storie di vita offrono spunti di riflessione sui servizi, sugli strumenti e gli accompagnamenti necessari alla vita adulta e alla progettazione del futuro.
Dopo quindi la presentazione dei materiali raccolti dal Gruppo Solidarietà, la relatrice proveniente dell’Ateneo torinese proporrà una riflessione sull’approccio comunitario nella coprogettazione dei servizi e dei sostegni.
Il progetto è finanziato dal CSV Marche (Centro Servizi per il Volontariato) e si avvale della partnership della Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Ancona e della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) del capoluogo marchigiano. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: grusol@grusol.it.
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