Tre anni dopo la Legge sul “Durante e Dopo di Noi”

Meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” o sul “Durante e Dopo di Noi”, la Legge 112/16 è nata per garantire alle persone con disabilità che perdono il sostegno e l’assistenza della famiglia una vita dignitosa, evitando loro la segregazione e lo sradicamento dal contesto sociale e familiare. Ma quali sono i reali frutti di tale norma tre anni dopo la sua approvazione? Se ne parlerà il 26 ottobre a San Vito Romano (Roma), insieme alla stessa relatrice di quella Legge, la senatrice Annamaria Parente, durante il convegno “Durante e Dopo di Noi. Diritti per le persone con disabilità”
Realizzazione grafica dedicata alla Legge 112/16
Una realizzazione grafica dedicata alla Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” o sul “Durante e Dopo di Noi”

Meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi” o sul “Durante e Dopo di Noi”, la Legge 112/16 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare) è nata dalla necessità di garantire alle persone con disabilità che perdono il sostegno e l’assistenza della famiglia una vita dignitosa, evitando loro la segregazione e lo sradicamento dal contesto sociale e familiare. Ma quali sono i reali frutti di tale norma tre anni dopo la sua approvazione? E gli strumenti da essa previsti consentono di dare al problema una soluzione solidaristica e universalistica?

Insieme alla stessa relatrice della Legge 112/16, la senatrice Annamaria Parente, oggi vicepresidente dell’XI Commissione Permanente di Palazzo Madama (Lavoro, Previdenza Sociale), ne discuteranno nel pomeriggio del 26 ottobre a San Vito Romano (Roma), durante il convegno organizzato da 1921 Campus, intitolato Durante e Dopo di Noi. Diritti per le persone con disabilità (Biblioteca Comunale, Via Borgo Mario Theodoli, 32, ore 17.30), Guido Trinchieri, vicepresidente vicario della Consulta Regionale per la Disabilità del Lazio, nonché presidente dell’UFHA (Unione Famiglie Handicappati), organizzazione aderente benemerita alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Vincenzo Falabella, presidente nazionale della stessa FISH e Stefano Butteroni del Centro Studi I Care.

«Invitiamo tutti a questa iniziativa – dichiara Trinchieri – per riflettere e comprendere il panorama legislativo attuale, discutere le proposte e le soluzioni che possano contribuire a garantire i diritti civili e umani, la qualità di vita e il mantenimento e lo sviluppo della persona con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale». (S.B.)

Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: presidenza.ufha@virgilio.it.

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