«L’accessibilità è molto più di una questione tecnica: l’esercizio di tutti i diritti delle persone con disabilità – vita indipendente, partecipazione, libertà di scelta e di mobilità – dipende dall’accessibilità, che è dunque una profonda questione politica e di diritti umani. L’accessibilità garantisce che i bambini con disabilità possano giocare con tutti i coetanei, che tutte le persone con disabilità possano vivere e lavorare, fare la spesa, studiare e partecipare ad attività ricreative in città piccole e grandi e nelle zone rurali, assicurandone ovunque la presenza e la visibilità. Essenziale, quindi, per le persone con disabilità, l’accessibilità è tuttavia di beneficio per tutti i cittadini della società, a partire dalle persone con limitazioni funzionali temporanee, dagli anziani, dai migranti e dalle famiglie tutti. Essa contribuisce pertanto alla sostenibilità economica e sociale. La legislazione è un elemento di fondamentale importanza, ma c’è bisogno di un ampio ventaglio di azioni per garantire che l’accessibilità sia presente ovunque, su base continuativa, man mano che le nostre società progrediscono. Ed è essenziale che tutti gli aspetti dell’accessibilità includano l’effettivo coinvolgimento delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni rappresentative».
Inizia così la Risoluzione adottata la scorsa settimana a Helsinki, in Finlandia, dal Consiglio Direttivo dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, che prosegue con una serie di considerazioni, non certo ultima quella sulla Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile scorso, entrata in vigore il 27 giugno successivo, e dedicata ai requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, ovvero l’European Accessibility Act (“Atto Europeo sull’Accessibilità”), del cui percorso anche «Superando.it» si è ripetutamente occupato.
Lo stesso Forum aveva già prodotto un’ampia e approfondita analisi di quella Direttiva, della quale avevamo messo a disposizione dei Lettori sia i punti ritenuti favorevoli che le criticità evidenziate (a questo link).
«Tutti gli Stati Parte che hanno ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – prosegue dunque la Risoluzione dell’EDF -, compresa l’Unione europea e tutti i suoi Stati Membri, sono tenuti ad adottare misure legislative adeguate per garantire il diritto all’accessibilità. Quest’ultima, infatti, è una condizione essenziale per il godimento dei diritti fondamentali da parte di oltre 100 milioni di persone con disabilità nell’Unione Europea, diritti che comprendono l’istruzione inclusiva e l’occupazione lavorativa, una vita indipendente, l’autonomia personale e la libertà di circolazione. Oggi, però, le persone con disabilità non possono esercitare pienamente e liberamente i loro diritti a causa della mancanza di accessibilità, senza dimenticare che i cambiamenti demografici stanno portando a un’importante crescita di persone anziane con problemi di disabilità. Abbiamo apprezzato il contributo dell’European Accessibility Act nel migliorare l’accessibilità dei prodotti e dei servizi (principalmente digitali) del mercato unico, nonché di altre normative correlate, ma riteniamo che quella stessa norma non affronti in modo efficace gli aspetti cruciali relativi all’accessibilità dei trasporti e dell’ambiente costruito».
Alla luce di tutto ciò, quindi, il Forum chiede che «gli Stati Membri dell’Unione Europea adottino un approccio ambizioso e globale nel recepire a livello nazionale l’European Accessibility Act, allargandone le norme anche all’ambiente costruito e ai trasporti. Chiediamo inoltre che gli Stati Membri riducano i tempi di resa accessibile dei prodotti e dei servizi da parte degli operatori economici. E ancora, chiediamo di garantire l’effettiva attuazione della Direttiva Europea, istituendo meccanismi di monitoraggio, di reclamo e di applicazione efficaci e accessibili. A tutte le Autorità Nazionali e Locali, infine, nonché alle imprese che forniscono servizi e prodotti per il settore dei trasporti e dell’ambiente costruito, chiediamo che diffondano e utilizzino le norme europee più aggiornate per migliorare l’accessibilità di quegli stessi prodotti e servizi, come la prevista norma europea sull’accessibilità e l’usabilità dell’ambiente costruito (prEN 17210)».
Rispetto all’iter della citata Direttiva Europea sull’Accessibilità 2019/882, ricordiamo in conclusione che il termine di recepimento per gli Stati Membri è stato fissato per il 28 giugno 2022, quello di applicazione per il 28 giugno 2025, che diventerà il 28 giugno 2027 per alcuni prodotti e servizi. Termini ritenuti del tutto eccessivi dall’EDF, che auspica pertanto una decisa accelerazione dei tempi da parte dei singoli Stati. (S.B.)
Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.
A questo link è disponibile il testo originale (in inglese) della Risoluzione adottata il 9-10 novembre a Helsinki dal Consiglio Direttivo dell’EDF. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@edf-feph.org.
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